Home » Chieti » Gabriele Tedeschi, ultimo rappresentante della vecchia Scuola medica napoletana

Gabriele Tedeschi, ultimo rappresentante della vecchia Scuola medica napoletana

da Redazione

tedeschiVILLA SANTA MARIA – Gabriele Tedeschi Gabriele, Giulio, Augusto Tedeschi nacque a Villa Santa Maria (CH) , il 18 febbraio del 1859, da Don Giovanni (trentaduenne “Giudice Regio” e figlio di Emidio) e da Donna Clementina Capone (trentaduenne). L’atto fu registrato, il 19 febbraio del 1859, dinanzi all’allora Sindaco di Villa Santa Maria Domenico D’Agostino. Gabriele agli esami di licenza ginnasiale, 1873-74, risultò “promosso col premio di primo Grado”. Scelse poi la Facoltà di Medicina. Diverrà un luminare nel campo medico.

Quando morì la rivista “Il Policlinico” Periodico di Medicina Chirurgia e Igiene così lo ricordò: “In età di 77 anni ha chiuso la sua laboriosa esistenza il prof. Gabriele Tedeschi, ultimo rappresentante della vecchia Scuola medica napoletana (presso l’Ospedale degli Incurabili di Napoli). Appassionato dell’insegnamento, coltissimo ed esperto, oratore chiaro e preciso, conquistava l’uditorio; è così che il suo corso pareggiato divenne frequentatissimo ed egli fu uno dei Maestri più apprezzati. Fondò a Napoli nel 1925 la scuola medica ospedaliera e l’annessa Società fascista di cultura medica. Lascia un centinaio di pubblicazioni, tra cui notevoli quelle sulle angine gastriche e addominali, sulla splenomegalia pretubercolare, sull’eliminazione del piombo e molti lavori di gastro-enterologia.

Del suo volume “Semiologia fisica e funzionale degli organi addominali, con cenni di diagnostica” sono comparse due edizioni (1902 e 1905), esauritissime. Ha coperto molte cariche sanitarie; tra l’altro, fu direttore di reparto agli Incurabili, direttore della Clinica “Domenico Capozzi” annessa a questo ospedale e fu anche direttore dell’ambulatorio per le malattie del tubo digerente all’Ospedale della Pace. Diresse per qualche tempo l’Istituto antirabbico, annesso alla Clinica di Cantani, e fu medico provinciale. Dichiarato eleggibile alla cattedra di clinica medica di Messina, avrebbe potuto seguire la carriera universitaria, ma non volle allontanarsi da Napoli. Fu consigliere e assessore per l’igiene del Comune di Napoli; rifiutò la carica di sindaco, per non interrompere la sua attività didattica e professionale”.

Mentre sempre nella stessa occasione il “Giornale italiano di malattie esotiche e tropicali ed igiene coloniale” così lo ricordò: “Gabriele Tedeschi non solo fu Maestro insigne di Patologia e Clinica medica, non solo scrisse un pregevolissimo trattato di diagnostica, non solo fu il creatore a Napoli della specialità delle Malattie del tubo digerente; ma fu un appassionato della cultura medica, che intese nella maniera più armonica, modernizzandola nei mezzi di accertamento e di cura, pur conservandole il suo vero spirito clinico, prima discriminante e poi riassuntivo, che forma il maggiore titolo di ammirazione della Scuola medica napoletana”.

Nel 1940 a lui fu dedicato un busto, all’interno della “sua” scuola, con la dedica: “Creatore della Scuola Ospedaliera e della Società di Cultura annessavi”. Nel 1911 al concorso per aiuto ordinario, come commissario si trovò ad esaminare San Giuseppe Moscati il “medico dei poveri” e con il quale successivamente collaborò. Va ricordato che quando a Napoli si tenne, il 14 aprile del 1919, la prima riunione effettiva del fascio di combattimento napoletano il prof. Gabriele Tedeschi ne fu uno dei promotori. Il Grand’Ufficiale Professore Gabriele Tedeschi morì nel 1936 a Sepino in provincia di Campobasso.

A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”

Ti potrebbe interessare