Galleria Spagone sulla Fondo Valle Sangro: a febbraio la riapertura

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La provincia di Chieti,nel tentativo di risolvere l’annoso problema della chiusura della galleria,  ha richiesto all’Anas un sopralluogo ,che ha dato  esito positivo

CHIETI – La galleria Spagone sulla Fondo Valle Sangro, chiusa dal 2002 in seguito al terremoto che colpì il Molise, sarà riaperta entro i primi giorni del mese di febbraio 2011: lo ha assicurato mercoledì il capo del compartimento Anas dell’Abruzzo, Valerio Mele, al presidente, Enrico Di Giuseppantonio, nel corso del sopralluogo realizzato allo svincolo di Colledimezzo sulla SS652.

Ha  spiegato il presidente Di Giuseppantonio:

sono grato  all’ing. Mele per aver risposto con sollecitudine al mio appello e per lo sforzo messo in campo dall’Anas per risolvere un problema annoso che si trascinava da troppo tempo.
Come Provincia ci siamo sempre posti a difesa del nostro territorio e da quando sono presidente mi sono preoccupato di sollecitare tutti gli enti di competenza per sbloccare tutte quelle situazioni incompiute che nel nostro territorio rallentano lo sviluppo e ingessano la nostra economia.

Dopo il sopralluogo, il presidente Di Giuseppantonio e l’ing. Mele, su invito del consigliere provinciale e delegato regionale dell’Associazione Piccoli Comuni d’Italia, Arturo Scopino, hanno incontrato i sindaci dei Comuni che insistono sul territorio nella sede della comunità montana di Villa Santa Maria.

Ha detto ancora il presidente:

Abbiamo discusso sul completamento della Fondo Valle Sangro, che ho sollecitato all’ing. Gavino Coratza, direttore generale tecnico dell’Anas nel mio inconto a Roma: il tratto variante di Quadri-stazione di Gamberale, atteso da oltre trent’anni, potrà essere progettato definitivamente l’anno prossimo e successivamente si dovranno reperire i 160 milioni di euro necessari per la realizzazione di quei 6 km mancanti.
Ho ribadito all’ing. Mele l’assoluta necessità di porre mano rapidamente a quest’opera che rappresenta una infrasfruttura fondamentale per il collegamento rapido tra l’Adriatico e il Tirreno e soprattutto perché è al servizio di una delle zone industriali più grandi dell’intero centro-sud. Vigilerò attentamente affinché gli impegni presi dall’Anas siano puntualmente rispettati.

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