PESCARA – Circolava su Pescara come una normale autovettura, quando alle 22 circa di sabato 18 maggio nei pressi del mercato ittico i militari della Sezione ATPI (Baschi Verdi) del Gruppo di Pescara del Mag. Toppetti Marco hanno fermato un’auto tipo Chevrolet (con a bordo un trentenne come autista e due ragazze passeggere) per eseguire un normale controllo su strada.
Si sono subito insospettiti dal fatto che i tre soggetti a bordo del mezzo erano tra loro sconosciuti e di fatti, le ragazze sono risultate studentesse universitarie provenienti dal campus chietino, per trascorrere una serata a Pescara.
Successivamente venivano rinvenuti nell’abitacolo del mezzo delle locandine che pubblicizzavano un servizio navetta, fungendo anche da listino prezzi per la somministrazione di bevande.
Dalla comparazione effettuata tra le locandine rinvenute con alcuni profili cercati sui social network veniva appurato che il conducente esercitava un‘attività di servizi senza licenza e quindi completamente “in nero“.
Al conducente, residente a Chieti, è stata sospesa la patente ed il veicolo oggetto della condotta illecita è stato sequestrato per la successiva confisca.
Giova evidenziare che la circolazione di taxi abusivo, oltre ai riflessi di natura fiscale e di natura economico-finanziaria, costituisce una vera e propria concorrenza sleale nei confronti di chi esercita onestamente la medesima attività nel rispetto delle regole e della legalità. Fenomeno quello dei tassisti abusivi tra Chieti e Pescara che, di recente peraltro, era emerso in un servizio in tema, realizzato a Pescara da una nota trasmissione satirica di una testata televisiva nazionale.