PESCARA – Il presidente della Commissione Politiche Sociali,S alvatore Di Pino, esponente di Pescara Futura ha dichiarato che nei prossimi giorni discuterà, con l’assessore alle Politiche sociali Ceroli, l’apertura di strutture d’ accoglienza sociale per persone disagiate e senza fissa dimora. I locali dovranno sorgere presso la Stazione centrale di Pescara entro gennaio 2010 come ha esposto il presidente Di Pino:
Entro tre mesi dovrebbe essere attivato il primo Help Center realizzato all’interno delle mura della stazione ferroviaria, utilizzando superfici situate lungo via Ferrari, struttura concessa da Cento Stazioni e finanziata da EnelCuore, con un investimento pari a 300mila euro per le opere murarie. L’obiettivo è quello di offrire un punto di riferimento di prima emergenza per quelle decine di clochard, e non solo, che, puntualmente, ogni giorno, si ritrovano nella nostra stazione centrale, mendicando qualche spicciolo, cercando rifugio tra i corridoi, sulle panchine, girando senza una meta tra i passeggeri, spesso malati, stanchi o comunque bisognosi di cure. L’Help Center, la cui gestione, in seguito all’espletamento di una gara, è stata affidata per nove anni all’Associazione On the Road, sarà dotato di un punto di prima accoglienza, in cui le persone disagiate potranno riferire le proprie necessità più urgenti anche per l’esecuzione di un primo screening sanitario, servizio per il quale verrà coinvolta anche la Asl di Pescara. Poi è previsto un servizio docce e mensa, ossia luoghi dove le persone in difficoltà potranno rinfrescarsi, cambiarsi d’abito e anche mangiare un pasto caldo.
Pescara ha solo 80 anni di storia e, come tutte le grandi città sviluppatesi velocemente, non ha avuto il tempo di creare servizi e infrastrutture necessarie per le varie esigenze dei suoi cittadini.
La stazione centrale ormai da tempo è il luogo di raccolta per circa 60 persone in condizione di disagio e senza un tetto che li ripari da intemperie e freddo; numero che va crescendo soprattutto negli ultimi mesi in cui alla città si va sottraendo anche il dormitorio della Caritas in via Salara Vecchia in quanto bisogna riconsegnare al proprietario il terreno in cui è sita la struttura per permettergli di effettuare lavori edilizi di cui necessita.
Quindi l’apertura dell’Help Center risolverebbe buona parte di tali disagi; in esso infatti solo predisposti, oltre al servizio mensa e doccia, 40 posti letti: 20 per le donne e 20 per uomini che non sarà un vero e proprio dormitorio,ma offriranno una prima accoglienza agli utenti bisognosi in caso di improvviso maltempo. L’amministrazione pescarese consapevole di tale necessità si sta attivando nella raccolta fondi per allestire la struttura nel minor tempo possibile, come continua ad illustrare il presidente Di Pino:
L’amministrazione comunale, attraverso l’assessore Cerolini si sta già attivando per individuare una soluzione immediata e tempestiva, adeguata per garantire un’idonea ospitalità ai clochard nella prima parte dell’inverno. Nel frattempo però dobbiamo già attivarci per rendere pienamente funzionale e operativo l’Help Center presso la Stazione ferroviaria centrale: secondo una prima stima, la gestione dei servizi ammonterà a circa 600mila euro l’anno. A questo punto con l’assessore Cerolini verificheremo le somme che l’amministrazione comunale ha già deciso di prevedere nel Piano dei Servizi sociali di zona, somme che dovrebbero aggirarsi intorno ai 150-200mila euro l’anno, attingendo anche a fondi regionali. Per intercettare ulteriori contributi, con l’assessore Cerolini proporremo di istituire un Tavolo istituzionale di tutti gli Enti, pubblici e privati, dell’area metropolitana, spingendoci sino al Comune di Chieti, alla Provincia di Pescara, al Comune di Montesilvano, per individuare le opportune forme di collaborazione per garantire il funzionamento della struttura che, inevitabilmente, intercetterà non solo persone di Pescara, ma anche utenti provenienti dall’area metropolitana che già oggi si ritrovano nella stazione di Pescara. Non solo: con l’associazione On the Road proporremo l’istituzione di un secondo Tavolo, che veda però protagoniste le associazioni di volontariato impegnate nell’assistenza agli utenti in condizioni di disagio, come la Caritas o il Centro Servizi per il Volontariato, per studiare, anche in questo caso, forme di possibile collaborazione nel supporto dell’utenza.
HELP CENTER IN ITALIA – L’Help Center o progetti similari sono già stati realizzati in altre città d’Italia dimostrando di essere utili ai cittadini per la loro funzionalità; esempi ce ne sono a Torino,Bologna,Foggia e Venezia dove da anni esiste una cultura di offrire servizi ai senza dimora.
A Torino dal 1999, grazie ad un accordo con le Ferrovie dello Stato, esistono degli spazi fissi vicino alla Stazione di Porta Nuova. In particolare sono presenti 5 dormitori, collegati tra loro da uno spazio che assomiglia ad un vero Help Center, ossia un ambulatorio socio-sanitario per non residenti, dove è possibile cambiarsi d’abito o fare una doccia, ma anche essere visitati dalla guardia medica o psichiatrica.
A Bologna, invece nella Stazione Centrale, non esiste un vero Help Center, ma 9 gruppi di volontariato, coordinati in maniera informale dal Comune, hanno comunque dato vita ad un servizio di Pronto Soccorso ed intervento sociale attivi dal 2002
A Venezia, il problema si pone nello snodo ferroviario di Venezia-Mestre intorno al quale si muove un giro di droga e dove giungono ogni sera da Padova le donne per prostituirsi. La stazione non è molto attrezzata perché ha ancora le sembianze di una stazione da piccolo paese, ma è in previsione una grossa opera di ammodernamento in cui si sta valutando l’idea di un Help Center, che andrebbe a dare stabilità ai servizi in rete per i senza fissa dimora presenti in città.
A Foggia tra breve ci sarà l’apertura di un Help Center che fornirà tutte le offerte e bisogni che ci sono, fungendo da filtro rispetto al Centro Servizi per immigrati ed al Centro interculturale Baobab. Inoltre è in progetto anche l’uso di un pulmino per trasportare le persone bisognose in tali strutture.
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