TERAMO – Questa mattina è stato siglato il protocollo d’intesa tra il Comune e la Asl di Teramo per la gestione del cinghiale sul territorio comunale.Dopo l’emanazione, nei giorni scorsi, di un’apposita ordinanza sindacale per l’installazione di gabbie di cattura per il contenimento degli ungulati, si è dunque proceduto alla sottoscrizione del documento, già approvato in Giunta, che prevede specificamente tutte le attività operative da mettere in campo, sia per la collocazione dei chiusini di cattura che per il recupero e il trasporto degli animali.
A breve il Comune, grazie anche alla disponibilità dell’Ente Parco Gran Sasso e Monti della Laga e in particolare del Presidente Tommaso Navarra, si doterà delle apposite gabbie, che saranno concesse in comodato gratuito, e subito dopo inizieranno le operazioni di contenimento. Tutte le fasi di gestione verranno eseguite nel rispetto di quanto indicato dall’ISPRA e dalla stessa ASL di Teramo.
Il protocollo è stato sottoscritto dal Sindaco Gianguido D’Alberto, dall’Assessore con delega al benessere animale Pina Ciammariconi e dal dirigente dell’Area 7 Gianni Cimini per il Comune di Teramo e dal Dirigente dell’Unità operativa complessa “Servizio Veterinario di igiene degli alimenti e delle produzioni zootecniche” Mario Di Domenicantonio “dal Dirigente dell’unità operativa complessa “Servizio Veterinario di sanità animale” Enzino De Febiis per la Asl.
A coordinare le operazioni di prelievo e trasporto sarà il vigile ecologico Vincenzo Calvarese.
“Questo protocollo rappresenta il primo atto adottato nella Provincia di Teramo tra un Comune e la ASL per affrontare il problema del numero eccessivo di ungulati – sottolinea il Sindaco Gianguido D’Alberto – e costituisce un significativo passo avanti per ciò che riguarda il rapporto uomo-animale sul territorio così come per la prevenzione di patologie che interessano queste specie, come la peste suina, che sta interessando alcune aree del Nord Italia e su cui è necessario innalzare il livello di attenzione e potenziare le misure di prevenzione, anche per evitarne la diffusione tra gli animali sul nostro territorio. I Comuni continuano a fare la loro parte su una problematica che tuttavia richiede un’azione organica e forte da parte dei livelli istituzionali competenti, a partire dalla Regione”.
“Nell’ambito di questo protocollo per il contenimento dei cinghiali sul territorio – sottolinea il Dirigente dell’Unità operativa complessa “Servizio Veterinario di igiene degli alimenti e delle produzioni zootecniche” Mario Di Domenicantonio – il ruolo del servizio veterinario sarà ovviamente più di tipo tecnico e interesserà tutta la parte relativa al benessere animali nelle varie fasi, al controllo delle malattie infettive eventualmente presenti tra gli ungulati e agli aspetti tecnici e burocratici legati al trasporto degli animali catturati e trasferiti verso gli stabilimenti di macellazione autorizzati. Speriamo che questo protocollo, insieme ad altri interventi come la caccia di selezione, rappresenti un valido aiuto per il contenimento degli stessi ungulati”.
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