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Giochi del Mediterraneo, M5S: “I revisori dei conti confermano le nostre forti perplessità in merito a questa vicenda”

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Il M5S interviene sulle spese extra  della Fondazione dei Giochi del Mediterraneo e  assicura che andrà avanti per fare luce  sulle responsabilità in merito al “buco di 235.000 euro”

PESCARA – Il M5S, durante la fase finale della seduta di bilancio, blocca, per la seconda volta, il PD che tenta di far pagare ai cittadini pescaresi i 235.000 euro di spese extra che la Fondazione dei Giochi del Mediterraneo ha accumulato.

“I revisori dei conti hanno confermato le nostre forti perplessità in merito a questa vicenda” afferma la Capogruppo in Consiglio Comunale del M5S Enrica Sabatini “e la necessità di individuare come sono stati spesi tali soldi e le responsabilità di chi lo ha permesso”.

“Dobbiamo capire” continua la Sabatini “se sono state autorizzate spese senza copertura o se, peggio, ci sia stato un supino atteggiamento dell’Amministrazione nel non controllare come siano avvenute tali spese”.

Il Partito Democratico ha tentato, con un sub emendamento in sede di Bilancio, di stanziare la somma di 235.000 euro per mettere finalmente a tacere le polemiche sui Giochi del Mediterraneo e sulla montagna di soldi spesi per quell’ evento. La consigliera M5S Erika Alessandrini ha però chiesto lumi ai revisori dei conti, che hanno emesso un duro parere e costretto il PD ad una sonora marcia indietro, bloccando – come successo già a Luglio – il pagamento di queste spese extra, con i soldi dei cittadini.

“A Luglio chiedemmo una commissione speciale d’inchiesta” dichiara la consigliera M5S Erika Alessandrini “perché volevamo far luce sulle cause di tali spese fuori budget, ma ci è stata negata. Ed oggi non si comprende perché il Comune, pur non avendo obblighi giuridici, voglia assolutamente pagare una somma che non gli compete, senza fare chiarezza su chi ha autorizzato tali spese e sul perché sono state effettuate.

Per non parlare dell’eccessivo nervosismo che si percepisce sull’argomento sia da parte del centrodestra che del centrosinistra: si potrebbe pensare che ci siano scomode verità da tenere nascoste”.

Il Movimento 5 Stelle andrà avanti per chiarire nel dettaglio le responsabilità in merito a questo “buco di 235.000 euro” e per le eventuali responsabilità patrimoniali dirette di chi ha sbagliato, coinvolgendo la Regione e il Parlamento, se necessario.

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