Giornata all’insegna della musica nel carcere di Pescara

Festival della melodia  oggi 9 gennaio alle ore 16

PESCARA- Oggi pomeriggio 9 gennaio, dalle ore 16, si svolgerà il tradizionale appuntamento con il Festival della melodia in carcere, nella Casa circondariale di Pescara, presenteta dal giornalista e presentatore televisivo Paolo Minnucci.

La Provincia di Pescara ripropone per il quindicesimo anno consecutivo, la manifestazione che vedrà i detenuti del carcere di San Donato votare gli artisti in gara. I cantanti sono reduci da 30 selezioni che si sono svolte nei mesi scorsi su tutto il territorio regionale. Subito dopo la loro esibizione, gli artisti saranno votati dalla giuria composta da detenuti e presieduta dal presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa. Il vincitore, oltre a ricevere un trofeo messo in palio dall’Ente di Piazza Italia, avrà l’opportunità di partecipare alla gara nazionale in programma il 16 febbraio prossimo in piazza Colombo a Sanremo.La rassegna avrà come ospite d’onore il noto barzellettiere di Chieti, Faustino che intratterrà i presenti durante lo spoglio delle schede.

I nomi dei cantanti in gara quest’anno sono: Arianna Balbo, Samantha Di Fonzo, Isabella Pesolillo, Manuel Rapino, Valentina Coletti, Marco Corneli, Emanuele Cestari, Neschua Aiari, Federico Fornaro, Marcella e Chiara Saracino.

Saranno presenti anche i vincitori nazionali dello scorso anno: Franco Midiri e Andrea Buccella;oltre ai rappresentanti delle istituzioni politiche quali: l’assessore comunale al Disagio sociale, Carla Panzino; il vice presidente della giunta regionale, Alfredo Castiglione e il direttore della Casa circondariale di Pescara, Franco Pettinelli.

Soddisfatti, il presidente Testa e l’assessore alle Politiche sociali, Valter Cozzi dichiarano:

E’ un momento importante di integrazione e reinserimento sociale dei detenuti che si unisce al progetto di Giustizia riparativa, promosso nei mesi scorsi, e rivolto ai detenuti impegnati a sistemare il verde di competenza dell’Ente, riparando così il danno sociale causato. In questo modo viene anche potenziata la rete territoriale che le istituzioni rivolgono all’utenza svantaggiata