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Giornata contro le leucemie, serata dell’Ail Pescara-Teramo

da Redazione

dottoressa Accorsi CappuccilliDurante l’evento sono state sottolineate le attività di Casa Ail,illustrati i progressi della ricerca scientifica e  rese note le testimonianze di pazienti

PESCARA – Sono state oltre 1200 le persone che hanno trovato ospitalità gratuita in Casa Ail dal 21 giugno 2009, giorno in cui è stato inaugurata. Nella struttura di via Rigopiano, realizzata e gestita dalla sezione interprovinciale Pescara-Teramo dell’Associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma, sono stati accolti, in particolare, 456 pazienti in cura nel Dipartimento di Ematologia dell’ospedale Santo Spirito e 808 accompagnatori, provenienti per lo più dall’Abruzzo (660), dal Molise (77) e dalla Campania (39).

Persone che se non avessero avuto come punto di riferimento la casa di accoglienza, sarebbero state costrette a cercare un alloggio o una stanza in affitto o a viaggiare pur non essendo in buone condizioni di salute. A ricordare l’importanza della struttura per chi combatte contro la malattia, è stato il presidente della onlus, Domenico Cappuccilli, in occasione dell’evento organizzato nella sala convegni di Casa Ail per celebrare la Giornata nazionale contro le leucemie, i linfomi e il mieloma.

“Casa Ail non è solo un luogo fisico dove poter alloggiare, anche per lunghi periodi, durante le cure o dopo i trapianti di midollo osseo – ha ribadito – E’ anche un posto in cui i pazienti trovano assistenza psicologica, la vicinanza dei nostri volontari e la possibilità di condividere paure e preoccupazioni con altre persone che stanno affrontando o hanno già affrontato le stesse esperienze. Compito dell’Ail è anche quello di favorire la ricerca scientifica per la cura dei tumori del sangue: continueremo a svolgerlo sostenendo l’attività del Dipartimento di Ematologia”.

I progressi nelle cure sono stati illustrati dalla dottoressa Patrizia Accorsi, direttrice del Centro Trasfusionale del Santo Spirito, che è intervenuta alla manifestazione.

“Ringrazio l’Ail che ci è sempre vicina – ha affermato – Per combattere i tumori del sangue ci sono la chemio e la radioterapia, mentre la nuova frontiera è rappresentata dall’immunoterapia che può essere sviluppata ingegnerizzando le cellule del malato che vanno ad aggredire proprio quelle leucemiche e dei linfomi. Ingegnerizzarle vuol dire che è necessario raccoglierle, lavorarle in laboratorio espanderle e reinfonderle al paziente. In questa maniera, si fanno anche terapie target poiché la cellula ingegnerizzata ha effetto bersaglio sulle malate, mentre la chemio può colpire tutte quelle in replicazione, anche le sane. L’auspicio è che presto, anche a Pescara, si possa concretizzare questa possibilità per tutti i pazienti che afferiscono al Dipartimento di Ematologia ”.

La serata è stata anche l’occasione per ascoltare importanti testimonianze come quella di Marta Viola, fotografa 31enne di Martinsicuro, che dopo la diagnosi di leucemia melodie acuta, ha subito un trapianto di midollo osseo nell’ospedale di Pescara e ha raccontato la sua esperienza in un libro “Sangue Bianco”, un diario in cui ha raccolto gli scatti realizzati durante i lunghi periodi di ricovero.

“L’ho scritto per dare un senso a quello che stavo vivendo e pensando a chi stava affrontando la mia stessa esperienza – ha spiegato – La fotografia mi è servita per ambientarmi in un nuovo contesto e accettare anche le trasformazione che stava subendo il mio corpo a causa delle terapie”.

Un momento buio in cui, però, non l’ha mai abbandonata la speranza di farcela.

“Dopo le cure ero in attesa che venisse individuato un donatore compatibile – ha raccontato – Le telefonata è arrivata mentre stavo fotografando i terremotati, che avevano trovato ospitalità in un campeggio a Martinsicuro. Il 6 dicembre 2016 ho subito il trapianto e sono stata ricoverata fino all’11 marzo. Ci sono stati momenti in cui ho avuto il terrore di morire in ospedale. Solo quando ho iniziato a sentirmi meglio ho ricominciato a pensare alla vita”.

Ospite della serata Ail anche la scrittrice vastese Stefania Piscicelli, autrice del libro “Ali per sognare”, il cui ricavato è stato devoluto alla onlus.

“E’ un libro, scritto e ideato per i bambini che parla di un giovane bruco, di nome Natale, che si mette in viaggio verso il suo grande sogno – ha detto – Ho sempre avuto il desiderio di raccogliere contributi per la ricerca scientifica perché 26 anni fa è venuto a mancare mio cugino Giuseppe, che aveva 20 anni ed era affetto da una grave forma di leucemia. Questo lutto mi ha toccato profondamente ed è stato il motivo che mi ha spinto a farmi promotrice di una raccolta fondi per la ricerca. Il libro, presentato a Vasto il 7 aprile, ha riscosso un discreto successo. Abbiamo ricavato dalla vendita oltre 5mila euro, ma ci sono ancora copie e speriamo di raccogliere ulteriori contributi da devolvere all’Ail”.

L’evento è stato concluso dal magnifico concerto del Jubilus Clarinet Quartet , composto da Alfonso Giancaterina, Antonio Troiano, Renzo Sulpizio e Claide Di Silvestro, un’esibizione a cui il pubblico presente ha tributato un lungo applauso.

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