Ragazzi svegliatevi, qualcuno sta rubando i vostri sogni. Nelle ultime ore ho pensato molto a Melissa, una ragazzina di appena 16 anni uccisa da una bomba esplosa davanti la sua scuola, dove stava andando, come ogni giorno, per imparare, per crescere, per conoscere. Prima di morire, in autoambulanza, ha avuto solo il tempo di dire ‘sono Melissa, cos’è successo’, ma non c’è stato il tempo per risponderle, ed è stato meglio così, è stato meglio non averle detto che c’era stato un attentato, meglio che non abbia sentito lo strazio, le urla, la disperazione dei suoi cari. Melissa ha portato con sé i suoi sogni, lasciando a noi la rabbia, la tristezza, la paura, e quando Melissa riaprirà gli occhi, Gesù la accoglierà e le dirà ‘ciao Melissa, bentornata’.
Ha sottolineato il sindaco Albore Mascia :
come ho avuto modo di dire qualche giorno fa, in occasione della presentazione a Roma dell’iniziativa, Pescara
è onorata di essere stata coinvolta in un progetto nazionale di estrema rilevanza, che punta a promuovere la battaglia per la legalità contro tutte le forme di criminalità organizzata o meno. Una battaglia che quest’anno ha assunto una rilevanza emotivamente ancora più coinvolgente dopo quanto accaduto appena sabato scorso nell’Istituto superiore ‘Morvillo Falcone’ di Brindisi, una scuola dedicata alla moglie del giudice Falcone dove una bomba ha ucciso una studentessa, riducendo altre ragazze in fin di vita. Da circa tre anni, attraverso l’assessorato alla Pubblica Istruzione, la nostra amministrazione comunale ha aderito alla stessa Giornata Nazionale della Legalità, che oggi cade proprio nel ventennale della strage di Capaci e di via D’Amelio. Obiettivo di tali giornate è quello di parlare ai giovani, il nostro futuro, per raccontare loro quanti orrori hanno procurato la mafia e la criminalità, seminando terrore e morte, e di insegnare dunque loro a proseguire il nostro cammino per la difesa della legalità a testa alta.
Ha detto l’assessore Renzetti:
A Brindisi sabato scorso hanno prevalso le forze del male, solo la mente di un folle può concepire di mettere un ordigno dinanzi a una scuola, probabilmente frequentata dagli amici dei propri figli, e di farla esplodere con un telecomando, proprio come accadde nella strage di Capaci vent’anni fa. Nel piangere Melissa oggi tutti i ragazzi d’Italia dovete chiedere a tutti noi, quelli impegnati nelle Istituzioni, alle Forze dell’Ordine, a investigatori e magistrati di moltiplicare gli sforzi contro ogni tipo di criminalità. Ed è dalla scuola che bisogna cominciare a insegnare la Legalità, contro la subcultura di tutti coloro che slealmente piegano le regole al solo vantaggio personale. Troppe persone oggi vivono nella delinquenza, anche semplicemente non pagando le tasse, i ragazzi possono e devono diventare sentinelle di legalità, ma anche di etica e moralità. Oggi, dopo vent’anni esatti dalla strage di Capaci, ricordiamo quel giorno per ribadire insieme il nostro ‘no alle mafie, no alla violenza, sì alla legalità.
Ha detto Don Luigi Merola:
oggi sono qui anche per Melissa , e vi faccio vedere i miei bambini che vivono all’Inferno, a Napoli, dove abbiamo 12mila bambini che non vanno a scuola.Noi abbiamo accolto appena 150 bambini nella casa della Fondazione ‘A voce d’’è creature’, ma non ci possono essere bambini di serie A e serie B, i genitori devono tornare a fare i genitori, noi abbiamo diritto ad avere papà e mammà, abbiamo diritto ad avere papà che si siede a tavola e parla con noi, abbiamo diritto al dialogo e noi invece non parliamo più, il problema in Italia è educativo e la mafia si combatte a tavola.
Subito dopo è stato proiettato il video realizzato dai ragazzi
A causa del maltempo a Palermo, è saltato il collegamento in diretta tra Pescara e Torino e il carcere dell’Ucciardone a Palermo, dove si trovava il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il Presidente del Consiglio Mario Monti, ma il sindaco Albore Mascia e i ragazzi hanno registrato un filmato che andrà in onda su Rai Scuola, con il messaggio lanciato dagli studenti ‘Giovanni, Paolo, ci siamo anche noi’. La giornata di Don Luigi Merola è proseguita nel pomeriggio presso il Parco di Villa de Riseis, dove il parroco anti-camorra ha incontrato i ragazzi delle scuole calcio vicino all’albero della legalità, il tiglio piantato lo scorso anno.
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