CHIETI – Aumentano le richieste di aiuto da parte di donne che si rivolgono al Centro Antiviolenza di Chieti. I dati, riferiti al periodo che va da novembre 2014 a novembre 2015, sono stati resi noti ieri pomeriggio nel corso della presentazione, presso la Sala Consiliare della Provincia, dell’opuscolo informativo “AIUTARE, PROTEGGERE, SOSTENERE”, realizzato a seguito della firma del Protocollo d’Intesa “Rete contro la violenza verso le donne e di genere della Città di Chieti”, sottoscritto dalle Istituzioni e dalle Associazioni cittadine, e a conclusione del progetto di Implementazione Centro Antiviolenza Donna (L.R. 31/2006).
93 le donne che, negli ultimi 12 mesi, si sono rivolte al Centro Antiviolenza anche solo per chiedere consulenze legali o psicologiche; 52 quelle prese in carico e inserite in programmi personalizzati.
Il 38% appartiene alla fascia di età compresa tra i 40 e i 49 anni. Segue, con il 21%, la fascia di età tra i 50 e i 59 anni e con il 20% quella tra 30 e 39 anni.
Il 73% delle vittime è costituito da italiane, come italiano è, nel 94% dei casi, l’autore della violenza.
Quanto al tipo di violenza perpetrata, nel 30% dei casi si tratta di violenze di tipo psicologico, percentuale di poco superiore alla violenza fisica (25%), alla violenza economica (21%), allo stalking (15%) e alla violenza sessuale (95).
Le donne che hanno dato seguito al percorso avviato formalizzando una denuncia per violenza sono 16 mentre 13 hanno ottenuto l’allontaname
«L’obiettivo più importante è far conoscere il problema della violenza sulle donne, spesso retaggio meramente culturale – ha dichiarato il Sindaco Di Primio –. Un malcelato pensiero maschile pensa ancora di rivendicare diritti sulle donne ed il vero problema è proprio questo: la mancata percezione del diritto dell’altro con l’induzione alla sudditanza psicologica. Chi subisce violenza denunci – ha rimarcato il Sindaco – una società che pensa che la violenza contro le donne sia un atto normale corre un grosso rischio: quello di crescere cittadini del domani aggressivi.
Il mio pensiero, infatti, non può che andare agli adolescenti di oggi, alla necessità di informarli, alla necessità di consegnare loro un messaggio ed una missione che è quella di un cambio culturale. Se non vogliamo che il 25 novembre sia solo un giorno di celebrazione rendiamo vivo il suo messaggio tutti i giorni dell’anno. Un punto di accoglienza per le donne esiste nel Comune di Chieti e l’obiettivo di tutti noi è rafforzarlo con un grande lavoro di squadra».
«Come Amministrazione Comunale – ha dichiarato l’Assessore alle Politiche Sociali, Emilia De Matteo – abbiamo fortemente voluto realizzare la Rete istituzionale cittadina per condividere un percorso formativo ed operativo di azioni volte alla prevenzione, alla tutela e ad interventi in favore delle donne vittime di violenza. Della Rete, oltre a Funzionari ed Assistenti Sociali del Comune, fanno parte rappresentanti di Prefettura, Questura, Procura della Repubblica, Asl e Forze di Polizia e auspichiamo che possa crescere con altri soggetti istituzionali e non.
L’opuscolo informativo – ha aggiunto l’Assessore De Matteo – che si va ad aggiungere al video realizzato lo scorso anno, è nato con l’intento di far conoscere come, sul territorio di Chieti, sia presente una forte rete collaborativa tra Istituzioni e Associazioni per prevenire e aiutare tutte le donne vittime di forme di abuso e di violenza che costituisce un problema sociale e pubblico che va affrontato dall’intera comunità.
Tutte le donne che hanno bisogno di aiuto possono contattare gratuitamente il numero verde 800432500 da fissi e cellulari e il numero 1522 che corrisponde al numero nazionale Antiviolenza Donna, attivo h24 tutto l’anno multilingue.»
Nel corso dell’incontro, organizzato in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, il Presidente della squadra di Pallacanestro “Proger Chieti”, Ing. Gianni Di Cosmo, ha consegnato l’incasso dell’iniziativa “A canestro contro il femminicidio” devoluto al progetto sperimentale “Casa rifugio per donne vittime di violenza” realizzato in collaborazione con il Comune di Chieti.
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