PESCARA – Il 14 giugno ricorre ogni anno, da 20 anni, la Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, importante occasione per lanciare un messaggio di incoraggiamento a tutti i cittadini, in particolare ai più giovani, a diventare donatori di sangue.
Nel 2023, grazie anche alla campagna di comunicazione istituzionale promossa dal Ministero, si è registrato un dato positivo: per la prima volta da almeno dieci anni, il numero dei donatori di sangue tra i 18 e i 45 anni è aumentato di circa 7mila unità rispetto all’anno precedente. Un segnale incoraggiante che dimostra la crescente sensibilità dei giovani verso questo tema.
Nonostante questo dato positivo, è importante sottolineare che il generale invecchiamento della popolazione comporta un aumento di fabbisogno del sangue e degli emocomponenti. Per questo motivo, è necessario un impegno costante per promuovere la cultura della donazione volontaria di sangue, soprattutto tra i giovani.
Il tema scelto per quest’anno è “Dona vita, dona sangue”, per sottolineare immediatamente il valore ed il fine ultimo della donazione, che è quello di salvare vite.
La dr.ssa Anna Quaglietta, Direttore f.f. UOC Immunoematologia, Medicina Trasfusionale e Laboratori di Ematologia della ASL, in occasione della Giornata Mondiale, ricorda “l’importanza della donazione di sangue, di piastrine e di plasma che consentono di sostenere molti pazienti nel percorso della malattia e che sono dei veri e propri salvavita in situazioni di urgenza-emergenza. Se non c’è sangue non c’è vita!” e invita tutta la cittadinanza, di età compresa tra i 18 e i 60 anni ed in buona salute a recarsi presso i Centri Trasfusionali aziendali (Pescara, Penne e Popoli) ad intraprendere il percorso della donazione.
“I mesi estivi” – afferma la dr.ssa Quaglietta – comportano un significativo aumento delle necessità di sangue. Donare in questo periodo è ancor più un prezioso atto di amore, un gesto di solidarietà che può fare la differenza. In questo giorno di celebrazioni per la donazione del sangue ringrazio tutti i donatori, tutti gli operatori sanitari e amministrativi per l’indispensabile lavoro e tutte le Associazioni – tra cui FIDAS, AVIS, CRI – che ci sostengono ogni giorno per la raccolta di sangue ed emocomponenti”.