Il 19 maggio il comune di Vasto accenderà di viola il monumento dedicato a Gabriele Rossetti dalle 20 a mezzanotte
VASTO – Il 19 maggio 2024 si celebrerà la Giornata Mondiale delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (IBD Day), con eventi e iniziative in tutto il mondo volti a sensibilizzare l’opinione pubblica su queste patologie, che colpiscono persone di tutte le età. Il tema di quest’anno, “IBD has not age”, pone l’accento sull’impatto delle MICI sulle persone dai 60 anni in su, un gruppo spesso trascurato nelle discussioni sulla salute.
L’Associazione M.I.Cro. Italia ODV, che riunisce e rappresenta i pazienti affetti da malattie come il Morbo di Crohn e la Colite Ulcerosa, si fa promotrice di numerose iniziative a livello nazionale per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla realtà di queste patologie. Tra le attività previste, l’associazione chiede ai comuni di illuminare di viola un edificio o un monumento di interesse storico-artistico per attirare l’attenzione su queste malattie, che spesso rimangono nascoste e silenziose, ma che possono avere un impatto significativo sulla vita quotidiana dei pazienti.
L’iniziativa “#ILLUMINIAMODIVIOLA” mira a creare consapevolezza e a sostenere i pazienti che convivono con le MICI, favorendo la diffusione di informazioni e promuovendo una maggiore comprensione di queste patologie. Attraverso la condivisione di immagini degli edifici illuminati sui media e sulle piattaforme social, l’associazione spera di dare visibilità a chi soffre di queste malattie, spesso senza clamore ma con disagi significativi.
Il Comune di Vasto per l’occasione accenderà di viola il monumento a Gabriele Rossetti dalle 20.00 alle ore 01.00.
“Anche quest’anno abbiamo deciso di aderire – hanno dichiarato il sindaco Francesco Menna e l’assessore all’Inclusione sociale con delega alla Salute, Anna Bosco – a questa importante iniziativa. Segno di coinvolgimento attivo della società a supporto dei pazienti. Circa 250mila persone, nel nostro Paese, sono colpite da queste patologie ancora poco conosciute dall’opinione pubblica, soprattutto per gli aspetti che riguardano la qualità di vita dei pazienti”.