Prima alla Dante Alighieri a parlare di Educazione e Sport, poi in Comune a presentare gli AIC Camp che si svolgeranno a giugno allo Stadio
PESCARA – Il campione del mondo Simone Perrotta ha vissuto un’intensa giornata pescarese oggi. Durante la prima parte della mattinata insieme ai formatori e testimonial dell’Associazione Italiana Calciatori ha fatto visita alla scuola primaria Dante Alighieri, dove lo aspettavano il sindaco Marco Alessandrini, l’assessore allo Sport Giuliano Diodati, la dirigente del Comprensivo 8 Annarita Bini e le classi III, IV e V della scuola per parlare del valore educativo dello sport, manifestazione in sinergia fra Amministrazione comunale e Comprensivo. Tante domande al centrocampista che conquistò i mondiali di calcio Germania 2006 con la nazionale di Marcello Lippi e tanti anche gli autografi cercati e ottenuti dai ragazzi che hanno chiesto allo sportivo di raccontarsi.
Nella seconda parte della mattinata, invece, Perrotta e Simone Berardi, altro ex di prima fila, hanno presentato la tappa pescarese dell’AIC Camp che si svolgeranno allo Stadio Giovanni Cornacchia dal 27 giugno giugno, a cura dell’Associazione Italiana Calciatori di cui i calciatori sono testimonial e con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. In Comune li hanno di nuovo accolto il sindaco Marco Alessandrini, oltre all’assessore allo Sport Giuliano Diodati.
“I Camp sono un’opportunità di grande valore sociale – così l’assessore allo Sport Giuliano Diodati – Perché sono portatori di valori unici e capaci di portare la competizione su piani davvero umani e di sfida. Sperimenteremo con grande soddisfazione e curiosità questa esperienza e questa collaborazione che nasce con l’AIC che è un’associazione molto attiva su tutto il territorio nazionale. Il messaggio educativo di cui si fanno portatori è fatto di regole e concretezza, ma anche di dialogo e confronto con l’avversario, cose di cui è necessario tenere conto anche come monito per il futuro dei ragazzi nello sport”.
“Apriamo le porte del nostro stadio a un’iniziativa bella e davvero formativa – così il sindaco Marco Alessandrini – Una settimana che sarà certo intensa di sport, ma anche di competizione pulita, di confronto con i propri limiti, consapevolezza che per chi ama praticare una disciplina come il calcio e di fondamentale importanza. Siamo felici che a offrire questa opportunità sia un campione come Perrotta, una goccia nel mare che si aggiunge a tante altre gocce positive che lo rendono un elemento grande e importante”.
“Grazie alla collaborazione con il Comune di Pescara per la prima volta il Camp si svolge dentro uno stadio – ha spiegato Simone Perrotta – Il dipartimento junior nasce per promuovere una cultura sportiva basata su regole, fair play e rispetto dell’avversario. In questi anni abbiamo coinvolto tantissimi bambini e scuole calcio di tante città d’Italia, la nostra mission, condivisa con il presidente Damiano Tommasi è cambiare l’impatto col calcio. Abbiamo professionisti che curano aspetti tecnici ma anche tematiche che si possono incontrare dentro e fuori dai campi, come il bullismo, la pedofilia, la tossicodipendenza, i disturbi alimentari, su cui siamo in grado di offrire la nostra esperienza in tema di informazione e prevenzione. Questi viaggi in giro per l’Italia sono Iniziati nel 2012, prima tappa a Vicenza e quest’anno dieci tappe, fra cui Pescara, Roma, Potenza Picena, Bressanone e altre località che ci impegneranno fra giugno e luglio”.
“Da quando abbiamo cominciato si è cercato anche di allargare il raggio di azione alle scuole calcio, oggi ci siamo riusciti e l’attività continua anche dopo le settimane dei Camp – aggiunge Simone Barbieri – Sicuramente il progetto è un’iniziativa portatrice di un nuovo modello formativo per chi decide di praticare lo sport perché apre a una competizione che non è spregiudicata, ma è fondata sulle capacità, sul talento e sul rispetto dell’avversario. Valori che vi invitiamo a provare durante la settimana pescarese”.
“L’obiettivo tecnico è collegato a quello formativo – conclude Stefano Ghisleni, uno degli operatori – ha una valenza non solo calcistica, ma anche umana, invita alla crescita. Tommasi e Perrotta con le loro storie ci consentono di abbinare questi due aspetti e sottoporli ai ragazzi, ponendoci obiettivi tecnici che differiscono rispetto alle età”.