Proseguono nel fine settimana gli eventi gratuiti nei luoghi della cultura. Sabato 31 ottobre in primo piano appuntamenti a Pescara, Tortoreto e Vasco: ecco quali
PESCARA – Ancora un fine settimana dedicato a visite guidate nei luoghi della cultura abruzzesi nell’ambito del Piano di valorizzazione organizzato dalla Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio delle province di Chieti e Pescara. “Con il Piano di valorizzazione-dichiara la Soprintendente Rosaria Mencarelli-continuiamo a offrire ai cittadini l’occasione di godere dei luoghi della cultura all’aperto e in totale sicurezza”.
Questi gli appuntamenti di sabato 31 ottobre:
Pescara-Art bike tour: pedalando nei luoghi del contemporaneo
Partenza alle 9,30 dal piazzale della stazione di Porta Nuova(info3669602120).
In collaborazione con FIAB,Green Abruzzo, Pepe Collettivo e Fondazione SUMMA si svolgerà un percorso ciclo-culturale per scoprire e ammirare le opere di arte urbana contemporanea dislocate in città, accompagnati dalle guide. Un tracciato in gran parte sulla pista ciclabile per raggiungere le opere di Franco Summa: il Giardino incantato e la più recente Torre dei venti; i murales di Millo nel quartiere Fontanelle e nella scuola di Borgo Marino e dell’artista portoghese Pantònio nei pressi del ponte Flaiano.
Tortoreto-Area archeologica villa romana “Le Muracche”
visite guidate 9,30-13,30-pren.3493416708
Una villa rustica che si estedeva per 3710 metri quadrati e dove si producevano più di 10.000 litri di vino fino al V secolo avanti Cristo. Si compone di due parti ben distinte: la pars urbana, in posizione panoramica verso il mare, ospitava la zona residenziale con le stanze di rappresentanza e quelle private riservate al proprietario e alla sua famiglia. La pars rustica, facilmente accessibile dai campi, con i locali di servizio e di lavoro.
Vasto-Terme Romane
visite guidate 16-20-0873/366883-3669615634
Il complesso termale di Vasto, l’antica Histonium, è il più grande dell’intera fascia Adriatica dell’Italia centro-meridionale. Risale al II secolo d.C. e fu scoperto grazie ad alcuni saggi di scavo eseguiti nel 1973-1974. I mosaici sono bicromatici: l’uso di tessere di fondo di colore bianco e avorio, unite a tessere nere, mette in rilievo i particolari anatomici delle figure. Questa tecnica non è molto attestata nella nostra penisola, ma è presente in numerose pavimentazioni africane.