L’ultimo romanzo dei fratelli Fabrizio e Nicola Valsecchi si intitola” Giorni di neve, giorni di sole”, edito da Marna.
Il libro vanta la prefazione di Adolfo Perez Esquivel, premio Nobel per la Pace 1980 per la sua “attività a favore dei poveri e della non violenza” e la postfazione di Gianni Tognoni, Segretario Generale del Tribunale Permanente dei Popoli.
Il libro è liberamente tratto dalla vita di Alfonso Dell’Orto, emigrato nel1935 in Argentina, che, dopo 70 anni, fa ritorno al suo paese natale, Piazza Santo Stefano (frazione di Cernobbio) per ricordare la figlia Patricia,”desaparecida” a 21 anni con il marito Ambrosio De Marco (23), lasciandogli la piccola Mariana di soli 25 giorni, miracolosamente scampata all’azione di sequestro dei militari, durante il periodo della dittatura (1976/1983).
Alfonso vuole realizzare il suo ultimo sogno: far vivere gli ideali di libertà, verità e giustizia per i quali la figlia ha dato la vita nel luogo da cui è partito con la famiglia per sfuggire a miseria e povertà. Nel viaggio di ritorno rivive attraverso flash back la sua esistenza, fatta di aspirazioni, sogni, delusioni, un immenso dolore e persino incubi, momenti di alta tensione in cui gli appaiono il sequestro di Patricia e tutto ciò che ne è scaturito in nome di quell’obediencia debida che ha provocato trentamila vittime sulle quali è caduto il silenzio da parte dello stato e persino della chiesa.
Il finale vede la realizzazione del sogno di Alfonso che scopre un ritratto di Patricia in un luogo particolare, la Cooperativa Sociale di Piazza Santo Stefano, costruita anche da suo nonno Giovanni, che ha sempre creduto negli stessi ideali di Patricia.
Nel romanzo vengono trattati vari argomenti:
– la dittatura, in un parallelo tra quella vissuta in Italia al tempo del fascismo e quella argentina legata al triste fenomeno dei “desaparecidos”
– l’emigrazione, in riferimento all’Italia del passato e a quella del presente
– il valore della famiglia e della paternità che spinge un padre a lottare contro tutto e tutti, istituzioni comprese, per riavere almeno il corpo della figlia” desaparecida” sul quale piangere
– la nostalgia di ritrovare le proprie radici e la propria terra
Il tutto raccontato in uno stile asciutto e scarno per dare maggior efficacia alla narrazione e sottolineare con immediatezza le difficoltà ( i giorni di neve ) e i momenti di speranza ( i giorni di sole ).