TORTORETO – La Procura di Teramo non chiude il fascicolo sul presunto suicidio della 19enne di Tortoreto che si sarebbe lanciata dal cavalcavia che attraversa l’A14 tra Giulianova e Tortoreto, finendo dilaniata dai mezzi in transito. Mentre tramonta l’ipotesi di omicidio (anche se il pm Irene Scordamaglia attende ulteriori riscontri e testimonianze) si procede per istigazione al suicidio.
L’autopsia prevista per ieri sui resti della giovane è slittata alla prossima settimana, mentre si attende l’esito dell’esame del dna su quei brandelli umani recuperati dalla polizia autostradale quattro giorni fa per la comparazione, stabilendo ufficialmente se si tratti davvero della ragazza.
Ancora molti i punti oscuri della vicenda: la ragazza aveva lasciato cellulare e borsa a casa dopo aver terminato di lavorare la notte del presunto suicidio in un ristorante di Tortoreto Alto. Bisogna dare risposta ad alcune domande: come ha fatto la 19enne ad arrivare a piedi dal luogo in cui è stata vista in vita l’ultima volta alla recinzione da cui si sarebbe gettata, visto che dista diversi chilometri? Chi l’ha accompagnata?