Masci: “La partenza di una frazione del Giro riporta alla nostra mente analoghe occasioni di un passato, anche recente, che hanno peraltro rappresentato un’importante vetrina per l’immagine per l’Abruzzo“
PESCARA – Pescara torna a tingersi di “rosa” rinnovando un profondo legame con la storia del ciclismo e con i suoi grandi campioni. La città è stata infatti indicata come sede di partenza di una tappa del Giro d’Italia, che nel 2022 raggiungerà lo straordinario traguardo della centocinquesima edizione.
“L’approdo a Pescara della corsa più amata dagli italiani – ha detto il sindaco Carlo Masci nel ricevere la comunicazione – rappresenta un motivo di fiducia e di entusiasmo, e conferma quella nostra vocazione, evidentemente riconosciutaci, di realtà dinamica e di territorio aperto allo sport e alla cultura. La partenza di una frazione del Giro riporta alla nostra mente analoghe occasioni di un passato, anche recente, che hanno peraltro rappresentato un’importante vetrina per l’immagine per l’Abruzzo. Accogliamo quindi con entusiasmo quella che sarà una giornata di sana e festosa partecipazione”.
Il primo cittadino nella giornata di ieri ha inoltrato una lettera di ringraziamento alla Direzione organizzativa del 105° Giro d’Italia e, su base locale, al manager Maurizio Formichetti.
“Saremo disponibili come Comune – ha scritto – in ordine a tutte le attività di natura organizzativa che si renderanno necessarie per la migliore accoglienza della colorata carovana di ciclisti, dirigenti e addetti ai lavori”.
Ringraziamenti che Masci ha esteso al Governatore Marsilio, al presidente del Consiglio regionale, Sospiri (“per aver creduto nell’importanza promozionale di questa manifestazione”), e al consigliere comunale Armando Foschi, che ha seguito direttamente l’iter che ha preceduto la prestigiosa assegnazione.
Nell’album di ricordi trovano spazio pagine importanti del Giro d’Italia nel capoluogo adriatico: nel 2001 una storica tre-giorni, perché proprio da Pescara la corsa a tappe prese il suo via ufficiale; l’ultima volta, nel 2013, l’arrivo di una frazione ancora molto viva nella memoria.