PESCARA – Nata a Pescara nel 1963 Giulia Madonna, dopo la maturità scientifica, si è laureata in Architettura presso l’Università “Gabriele D’Annunzio” di Pescara. Ha collaborato con studi tecnici della sua città ed è stata docente di corsi regionali di formazione professionale.
Tuttavia il desiderio di scrivere è stato da sempre una costante nella sua vita. Da adolescente inizia ad usare la parola per esorcizzare le sue paure, esprimere le gioie , gli affetti; preferisce scrivere ad un amico , ad un amore per esprimere le sue vere sensazioni, anche se all’epoca avveniva tutto in modo inconsapevole. Il 2005 è stato l’anno in cui la sua grande passione si è rivelata. Ha cominciato a scrivere racconti che sono diventati poi il suo primo romanzo. Da quel momento non ha più smesso di scrivere, come colpita da una sorta di raptus creativo. Se, all’inizio, rubava tempo alla sua vita per scrivere, ora, ruba tempo alla scrittura per vivere. Comporre testi per lei è tutto, è la sua stessa vita. Quando scrive entra in un’altra dimensione, dove le emozioni sono all’ennesima potenza e le persone che incontra sono vere e non hanno paura di essere se stesse.
Nel 2011 ha pubblicato il suo primo romanzo “La stanza vuota” con cui ha vinto il premio della giuria, nel 2012, al “Cinque terre Golfo dei poeti” ; si è poi classificata al terzo posto in un concorso con un racconto dal titolo “Ossessione” che ha ottenuto anche il premio della giuria “Val di Vara Alessandra Marziale”.
L’opera, sotto le mentite spoglie della narrazione di una grande e travolgente storia d’amore, in realtà, narra la crescita psicologica dei protagonisti, che impiegano tutta la loro vita per comprendere il valore immenso del loro sentimento. L’amore scoppia improvviso e violento tra Adriano, maturo e affascinate, ma troppo abituato a giocare con le donne e con l’amore, e Elena, dalla bellezza fresca . Ma da subito i due innamorati reagiscono in maniera differente: lui è affascinato ma non riesce a lasciarsi andare del tutto, lei, priva di sovrastrutture, perché è alla sua prima storia d’amore, si lascia trasportare dal sentimento, senza considerare le difficoltà a cui andrà in contro.
Nascerà una rovente storia d’amore, che pur con le sue instabilità e distacchi, li legherà e li accompagnerà per tutta la vita. Adriano dovrà toccare il fondo della sua vita per comprendere l’importanza del suo sentimento per Elena.
L’autrice in seguito prende parte a diversi concorsi, riscuotendo un buon successo presso i lettori e aggiudicandosi, con un capitolo, il concorso di “Scrittura Collettiva” , organizzato da “24 letture”, la pagina letteraria del Sole 24 Ore .
Nel 2014, con “Amata tela” il suo secondo romanzo si è classificata quarta al Premio Zingarelli; nel 2015 il libro ha vinto il Premio Speciale della Giuria FRANZ KAFKA ITALIA 2015 e , nel maggio 2016 il romanzo ha conquistato il 3° posto al “Bookoria Fest 2016”.
L’arte, forma espressionistica dell’amore, è sublime quando raggiunge il culmine. Questo si manifesta come una deflagrazione nel romanzo “Amata tela” di Giulia Madonna, edito da Musicaos.
Amata tela narra una storia tormentata di amore e passione, nata alla fine degli anni ottanta, nella città di Trieste, tra i due giovani Eugenio, pittore, e Francesca, donna in carriera; entrambi desiderosi di successo e animati da un’irrefrenabile amore, che una volontà superiore metterà a dura prova.
Il romanzo è un crescendo di emozioni intense, descritte abilmente dall’autrice. In esso affronta temi attuali quali i rapporti affettivi, il lavoro, l’aspirazione al successo attraverso i protagonisti Eugenio e Francesca e altri personaggi ben inseriti nella narrazione, simboli di altruismo, generosità e solidarietà; ed ecco che ad un certo punto, si dipinge “Amata tela” con pennellate esistenziali di forte intensità.
Giulia Madonna come Italo Calvino nel romanzo “Palomar” conduce per mano il lettore nelle profondità; il palombaro che si immerge nella superficie, cerca di spingersi a cercare ciò che c’è sotto, sebbene la superficie delle cose sia inesauribile. Incipit significativo della storia che evidenzia una realtà sconfinata, da conoscere e amare senza pregiudizio.
Si cela un segreto in “Amata tela” che sarà svelato solo a chi avrà il coraggio di immergersi nel romanzo. L’autrice si dimostra abile nel narrare problematiche di elevatura notevole con una prosa agile e scorrevole, ma incisiva, in grado di coinvolgere totalmente il lettore con frequenti punte di lirismo. Si evince l’amore per l’arte, per la pittura, per sé e per l’altro in un’unica sostanza: la triade nell’unicità, la passione converge nell’amore, l’umano nell’umanità. L’avvincente romanzo è senza dubbio appassionante per chiunque si accosti alla lettura in quanto l’autrice utilizza il racconto di una storia d’amore per affrontare tematiche importanti : la bellezza che a volte ostacola la felicità, la paura d’amare, l’amore per l’arte e la solitudine che comporta la creazione nell’arte , i sacrifici per raggiungere il successo , il diverso percorso compiuto dai protagonisti per raggiungere la fama, la generosità dei personaggi importanti verso i giovani talenti e le diverse forme d’amore come quella per la libertà, per l’arte, l’amore materno e paterno.
Attualmente è pronta la sua terza opera : “Lettera a me stessa “ che sarà dato presto alle stampe. Il nuovo romanzo ha una struttura particolare ed è una sorta di romanzo nel romanzo, la parte scritta in terza persona: voce narrante della storia, e la parte scritta in prima persona Si tratta del diario segreto scritto dalla protagonista, una storica e critica dell’arte che, alla soglia dei suoi cinquantacinque anni, nella piena affermazione lavorativa, come autrice di successi editoriali sull’arte, nel bel mezzo di un matrimonio felice, coronato da due splendidi figli, cade in una profonda crisi esistenziale, che riuscirà a superare solo con la scrittura di un diario segreto. Un romanzo profondamente introspettivo e con un forte scavo psicologico dei protagonisti che va a sondare l’esistenza, le difficoltà e gli estremi sacrifici che i personaggi affrontano per il successo , che purtroppo costa caro e chiede tutto, l’intera propria vita.
(recensione a cura di Elisabetta Mancinelli email mancinelielisabetta@gmail.com)