GIULIANOVA (TE) – Quella odierna sarà una giornata intensa nel ricordo dell’ingresso di Vittorio Emanuele II a Giulianova, prima città del Mezzogiorno ad aver accolto ed ospitato, proprio il 15 ottobre del 1860, il sovrano sabaudo. Un evento storico di rilevanza nazionale che il sindaco Francesco Mastromauro e l’Amministrazione comunale, tra le poche in Abruzzo ad essersi attivata per il 150° dell’Unità d’Italia, ha inteso rievocare con un taglio eminentemente scientifico coinvolgendo la Deputazione Abruzzese di Storia Patria, l’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche e l’Istituto Abruzzese per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea, cioé i principali organismi di ricerca della regione.
Il programma delle manifestazioni prenderà avvio alle ore 9.00, presenti il prefetto di Teramo e le massime autorità civili e militari, con lo scoprimento a Giulianova Alta, in Corso Garibaldi nei pressi del Duomo di San Flaviano, di una lapide commemorativa riguardante l’ingresso a Giulianova di Vittorio Emanuele II che riproduce fedelmente il testo, approntato da Luigi Savorini, di quella inaugurata il 15 ottobre 1910 dall’allora sindaco Giuseppe de Bartolomei, lapide andata poi perduta.
Alle ore 10,30, al Kursaal di Giulianova Lido, dopo il saluto del sindaco e delle Autorità, verrà presentato da Walter Capezzali, presidente della Deputazione Abruzzese di Storia Patria insieme con i docenti universitari Aldo Marroni e Raffaele Colapietra, il recentissimo volume di Donato Marcone, Discorsi e scritti in memoria di Riccardo Cerulli.
A seguire, con il coordinamento di Sandro Galantini, storico e capo di Gabinetto del Sindaco, la sessione mattutina del Convegno di studi “L’Unità d’Italia. L’Abruzzo e Giulianova”, con relazioni del deputato di Storia Patria Roberto Ricci, Il Risorgimento di Riccardo Cerulli, e dello storico ed archivista Ottavio Di Stanislao, Giulianova 1860. Le modificazioni ottocentesche alla città acquaviviana. Mura, bastioni, porte, viabilità.
Alle ore 16.00, per la sessione pomeridiana del Convegno, interverranno il direttore dell’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche Adelmo Marino con la relazione Gli intellettuali teramani di fronte al Plebiscito, quindi Umberto Dante, docente universitario e presidente dell’Istituto Abruzzese per la storia della Resistenza e dell’Italia contemporanea con La città risorgimentale, il presidente dell’Istituto Abruzzese di Ricerche Storiche Egidio Marinaro con la relazione dal titolo Protestanti e Risorgimento e lo storico Giovanni Di Leonardo che presenterà la relazione Il volontarismo garibaldino nell’Abruzzo Ultra 1°.
Le conclusioni sono affidate a Raffaele Colapietra, il massimo storico abruzzese vivente.
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