Di Candido: “Torna fruibile un’area di enorme interesse storico-architettonico. A brevissimo i lavori di rifacimento della pista sul lungomare Spalato”
GIULIANOVA – Da sabato 21 maggio, è possibile transitare lungo la pista ciclabile del lungomare monumentale di Giulianova. Via libera, dunque, alle biciclette e ai monopattini su uno dei percorsi più belli della riviera adriatica. Storia, panorama, qualità ambientale, mobilità leggera, si fondono ora perfettamente, facendo di Giulianova un unicum della provincia di Teramo e non solo. E’ invece prevista per la prima metà di giugno, quando anche i lavori di sistemazione e arredo potranno dirsi conclusi, l’inaugurazione dell’intera, nuova area urbana.
“Da oggi si può tornare a pedalare sul lungomare monumentale – conferma l’ assessore ai Lavori Pubblici Giampiero Di Candido – Le automobili non sono più al centro del paesaggio ed è restituita alla comunità giuliese e ai turisti la piena fruizione, funzionale e visiva, di un tracciato di enorme interesse storico-architettonico. Nei prossimi giorni sarà completato l’arredo dell’area con il posizionamento delle panchine, dei supporti per la sosta delle biciclette e delle colonnine per il rifornimento elettrico. Ringrazio anche stavolta il personale dell’ Ufficio tecnico che si è speso, con costanza e continuità, affinchè i lavori si svolgessero secondo programma, nel rispetto del progetto iniziale. A brevissimo, inoltre, inizieranno i lavori di rifacimento della pista ciclabile sul lungomare Spalato”.
“Oggi è un giorno importante – aggiunge il Sindaco Jwan Costantini – E non solo perché un’opera fondamentale è stata riconsegnata, ma perché questa “opera”, la pista appunto, esprime al meglio il senso e lo spirito del nostro mandato. Chi non cambia, non rischia. E’ molto più facile, per le amministrazioni comunali, mantenere lo status quo delle città. Ogni novità, la storia lo dimostra, porta con sé critiche e commenti, anche irrispettosi. Lo sanno bene le giunte che, negli anni scorsi, per quanto fautrici (a parole) della mobilità sostenibile, del verde diffuso, della pedonalizzazione, non hanno mai tradotto in concreto questi ammirevoli concetti. I luoghi crescono e migliorano se chi governa accetta la sfida di rompere le abitudini, di abbracciare il nuovo. E’ il tempo, in qualche caso, a dare ragione. Molti chiamano tutto questo “lungimiranza”, io parlerei di “coraggio nella cura del bene pubblico”. Ma le parole non contano: ciò che serve, ai turisti, a noi e ai nostri figli, è muoversi oggi in una città più bella, più moderna, più viva, più audace”.