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Giulianova, Centro del riuso: le precisazioni dell’assessore all’Ambiente

da Redazione

Fabio Ruffini puntualizza i termini della questione specificando che il finanziamento regionale non avrebbe consentito di creare il Centro del riuso

Assessore Fabio RuffiniGIULIANOVA (TE) – L’assessore all’Ambiente interviene a puntualizzare come il Centro del riuso, benché fortemente voluto, non si sarebbe potuto realizzare con il finanziamento regionale. E ciò in quanto la somma prevista dalla Regione, pari a 300 mila euro, dei quali 200 mila per il Centro di raccolta e di soli 100 mila per il Centro del riuso, avrebbe comportato a carico del Comune una spesa aggiuntiva di ben 220 mila euro, somma derivante dall’obbligo di compartecipazione fissata in ragione del 30% e del totale carico dell’IVA, andando così ad appesantire notevolmente le finanze comunali. Non solo.

Per attivare il Centro del riuso il Comune avrebbe dovuto individuare ed espropriare un’area apposita, affrontando dunque procedure amministrative certamente lunghe e sostenendo spese rilevanti non contemplate dal finanziamento che riguarda invece solo le attrezzature. Insomma, a detta dell’assessore costerebbe di più la fune della campana. E a pagare sarebbero stati i cittadini essendo del tutto irrisorio il finanziamento regionale.
Per quanto invece concerne il Centro di raccolta, l’assessore sottolinea come il finanziamento sia, oltre che modesto, anche tardivo. E ciò in quanto l’Ecocentro di Colleranesco è entrato in funzione il 1 agosto 2017 dopo il suo adeguamento e potenziamento a costo zero per il Comune in quanto si è attinto alle risorse messe a disposizione dall’Eco.Te.Di.

Proprio grazie al potenziamento dell’Ecocentro, i cui servizi risultano particolarmente apprezzati dai cittadini, l’Amministrazione comunale ha potuto aggiudicarsi 50 mila euro derivanti da un bando emanato dal centro di coordinamento RAEE, somma che servirà per offrire ulteriori servizi legati alla raccolta dei rifiuti elettronici ed elettrici. Per l’assessore, dunque, si è inteso privilegiare una linea finalizzata ad una oculata gestione delle risorse pubbliche restando con i piedi per terra in attesa di ottenere finanziamenti che non comportino oneri così elevati a carico della collettività.

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