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Giulianova, la ricetta Coldiretti per un mare Adriatico pulito

da Redazione

incontro pescatori

Federici: “Il problema dei rifiuti in plastica negli oceani e nei mari è in aumento e va affrontato con una gestione strategica ed oculata che, oggi, trova l’appoggio di una normativa sempre più sensibile

GIULIANOVA – Il settanta per cento dell’inquinamento marino dipende dalla plastica monouso e dalla presenza di attrezzi marini che finiscono, non sempre accidentalmente, in acqua. Ma non sono solo i mari ad essere inquinati. Anche le spiagge soffrono: gli oggetti di plastica più comuni trovati sulle spiagge sono bastoncini, palloncini, buste della spesa, bottiglie per bevande, bicchieri e coperchi, oltre naturalmente ai “mozziconi di sigaretta”. Con un risultato: se restano invariati gli attuali standard di produzione, nel 2050 in mare potrebbe esserci più plastica che pesci. Sono solo alcune delle considerazioni emerse questa mattina a Giulianova, nel corso dell’incontro Gestione dei rifiuti e utilizzo di materiali degradabili in ambito marittimo e portuale, promosso da Coldiretti nell’ambito del Programma Nazionale Triennale della Pesca e dell’Acquacoltura e 2017-2019 (annualità 2019) con lo scopo di sensibilizzare le imprese ittiche alla sostenibilità ambientale così come richiesto dalla Politica Comune della Pesca.

Erano presenti molti pescatori ma anche curiosi ed esperti del settore che hanno illustrato l’attuale normativa sulla gestione dei rifiuti e la realtà di alcuni porti abruzzesi con particolare riferimento a quello giuliese. Sono intervenuti il presidente del consiglio comunale di Giulianova Paolo Vasanella, il comandante dell’ufficio circondariale marittimo di Giulianova Claudio Bernetti e il presidente dell’ente porto di Giulianova Marco Verticelli. Relazioni tecniche sono state invece affidate a Nino Bertoni, presidente del Flag Costa Blu e consulente di Coldiretti Impresa Pesca Abruzzo che ha illustrato il progetto di Coldiretti nell’ambito del programma triennale della pesca con riferimenti alla realtà dei pescatori locali in tema di gestione dei rifiuti; Nicola D’Alessandro, professore associato di Chimica generale dell’università D’Annunzio di Chieti-Pescara, che ha parlato dei nuovi materiali degradabili in ambito marittimo e Franco Gerardini, dirigente del Servizio Gestione Rifiuti della Regione Abruzzo, che ha parlato della normativa vigente sulla gestione dei rifiuti in ambito portuale e marittimo.

A conclusione, gli interventi del direttore di Coldiretti Abruzzo Giulio Federici, che ha ricordato l’impegno di Coldiretti nel settore della pesca e dell’assessore regionale all’agricoltura, caccia e pesca Emanuele Imprudente.

“Con l’incontro di oggi – ha detto Federici – abbiamo messo un primo tassello per conoscere e sensibilizzare le imprese verso un tema fondamentale. Il problema dei rifiuti in plastica negli oceani e nei mari è in aumento e va affrontato con una gestione strategica ed oculata che, oggi, trova l’appoggio di una normativa sempre più sensibile, considerando che la commissione europea propone nuove norme per ridurre il consumo di plastica monouso e per ridurre lo scarico dei rifiuti in mare. In questo scenario – ha aggiunto Federici – è quindi necessaria una forte opera di sensibilizzazione degli operatori, e quindi le imprese ittiche, verso la conoscenza delle nuove regole ma è oltremodo importante creare i presupposti di una nuova cultura della gestione dei rifiuti sia in mare che nei porti, che, secondo le nuove normative, dovranno dotarsi di un apposito piano di raccolta e di gestione predisposto con le parti interessate”.

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