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Giulianova: Mail Art “Ormai è fatta”

da Annarita Ferri

Progetto e mostra di Mail Art che scade il 30 ottobre 2010

GIULIANOVA (TE) – Scade il 30 ottobre 2010 la possibilità di partecipare alla mostra Mail Art, un circuito internazionale d’arte nato in America nella seconda metà del XX secolo.

La partecipazione è libera e basta spedire all’indirizzo e-mail cstmailart@gmail.com oppure a CST c/o Isabella Branella Via Giardino n. 12, vicino Polizia Stradale 64021 Giulianova (TE) l’elaborato a tecnica libera e le cui misure devono rientrare nel formato massimo di foglio A4,indicando nome e indirizzo del partecipante.

Si possono richiedere informazioni anche presso il Circolo Il nome della Rosa di  Giulianova Alta in via Gramsci 46/a oppure al numero telefonico
338/9727534.


Si chiama Mail Art, ovvero, arte che viaggia per posta. E’ questa la sua caratteristica principale: viaggiare, raggiungere artisti di altre nazioni, potere esporre in qualsiasi parte del globo con la sola spesa di una busta e qualche francobollo, ricevere documentazione della mostra e, punto centrale ed importante dell’intera poetica intrecciare relazioni con artisti di tutto il mondo uniti in un racconto corale colmo di significati e valori profondi, quali partecipazione, condivisione, superamento delle barriere sociali-politiche-ideologiche.

Pertanto, le dimensioni non hanno limiti, se non quelle “postabili”, e le opere possono essere di qualsiasi misura, espressione, tecnica, a scelta dell’artista.

Questo straordinario circuito deve la propria vita all’artista americano Ray Johnson quando pensò di dare alla Mail Art un indirizzo autonomo, estraendola dal movimento Fluxus (1958) di cui era uno dei tanti aspetti, con la nascita della New York CorresponDance School of Art, rendendola così forma d’arte totale e libera, al di fuori degli schemi dettati dal potere e dal mercato.

Col passare degli anni è divenuta un vero e proprio “network” artistico che ha caratterizzato il XX secolo, al di fuori dei canali tradizionali dell’arte avendo al suo interno regole come “no jury – no selection – no criticism – no money”, ma non completamente “underground” poiché spazi pubblici, privati e Comuni hanno sempre accettato di esporre opere di Mail Art relative a progetti a tema, spesso da loro organizzati.

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