Un convegno e la presentazione del libro “Da sbirro a investigatore” per ricordare uno dei pochi poliziotti abruzzesi sul fronte della Grande Guerra
GIULIANOVA (TE) – L’Istituto Nazionale per la Guardia d’Onore alle Reali Tombe del Pantheon e la Città di Giulianova, per la prima volta in provincia di Teramo, ricordano un poliziotto morto durante la Grande Guerra. Grazie alle ricerche del Commissario provinciale dell’I.N.G.O.R.T.P. di Teramo, Water De Berardinis, l’Agente Francesco Paolo Rossi, sarà ricordato con una targa e un convegno dal titolo “La Polizia e Giulianova nella Grande Guerra”, alla presenza del Questore di Teramo, Enrico De Simone. Anche il Comune di Campobasso, paese d’origine del papà Pasquale e il Comune di Verona, luogo di lavoro e morte dell’Agente, hanno deciso di dare il patrocinio all’evento storico culturale.
L’intenzione di De Berardinis, curatore dell’evento, vuole essere un momento di condivisione e ricordo di un servitore dello Stato, purtroppo caduto nell’oblio.
Il convegno di oggi,sabato 21 aprile, presso Sala Buozzi, nella parte alta della città, vedrà la presenza di due storici di chiara fama come il dott. Sandro Galantini e il dott. Giulio Quintavalli, affiancati dal direttore dell’Istituto investigativo Gamma Investigazioni, Gabriele Barcaroli e l’introduzione di De Berardinis.
Nel pomeriggio, la libreria Mondadori di Giulianova lido, ospiterà l’autore del libro “Da Sbirro a Investigatore”, Giulio Quintavalli. Lo studio affronta la trasformazione delle conoscenze tecnico-professionali e della cultura investigativa della Polizia sullo sfondo dell’affermazione dei principi del positivismo e della fiducia nella scienza a cavallo tra ‘800 e ‘900, consolidatasi durante la Grande Guerra.
La Guardia di Città, Francesco Paolo Rossi, nasce alle ore 01,15 del 20 febbraio 1879 a Giulianova, in Via Marina (l’odierna Giulianova lido), dal 38enne cantoniere Pasquale (originario di Campobasso) e dalla casalinga Antonia Marini (originaria di Larino). Il 22 giugno 1899 viene giudicato idoneo al servizio di leva. Il 26 marzo 1900 viene chiamato alle armi nel 45° reggimento fanteria – Brigata “Reggio” come “zappatore” e successivamente in “esperimento” con il personale di governo degli stabilimenti militari di pena. Il 6 aprile 1901 è Appuntato effettivo come personale di ferma di anni 5. Il 31 gennaio 1904 è nominato Caporale. Il 29 marzo 1905 si congeda nel deposito del reggimento Genova a Teramo. Il 22 maggio 1905 espatria per lavoro a Montreal in Canada.
Il 6 maggio 1906 ritorna in patria per entrare nel Corpo delle Guardie di Città – distretto militare di Teramo, alla fine del corso si trasferisce a Roma. Il 9 gennaio 1907 arriva Verona per stabilirsi in Via Santa Maria Rocca Maggiore, al civico 7. Il 15 giugno 1908 entra nella Milizia Mobile. Il 22 ottobre 1910, con l’autorizzazione della Regia Questura di Verona, numero 9955.14 Div. V sez. del Ministero dell’Interno, viene concesso il nullaosta per il matrimonio con una ragazza di Verona. Il 12 novembre 1910, a Verona, convola a nozze con Adalgisa Carteri (figlia di Giacinto e Paganini Elvira, nata a Verona il 4 gennaio 1873 e morta a Verona il 31 agosto 1926) trasferendosi con lei in Via Regaste San Zeno, al civico 21 (non avranno figli).
Il 29 dicembre 1912 viene gratificato per il lavoro svolto nel corpo della Guardie di Città (alla voce movimenti di personale della rivista del corpo “Astengo”) insieme ad altri. Il 24 maggio 1915, giorno dell’entrata in guerra contro l’Austria-Ungheria, viene dispensato dal richiamo alle armi perché già in servizio con le Guardie di Città. Muore nell’Ospedale da Campo militare 212 a Verona in Via dei Cappuccini Vecchi (oggi Via Adigetto) alle ore 14,45 del 18 ottobre 1918 per malattia (la Spagnola).