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Giulianova :Parole che nutrono parole che curano

da Donatella Di Biase

GIULIANOVA (TE) – Venerdì 11 marzo 2011, alle ore 21.30, presso il Circolo virtuoso Il nome della Rosa a Giulianova Alta, Via Gramsci 46/a si terrà un incontro con : Paolo DE CRISTOFARO e Francesca BONAFINI, a cura di: Caterina FALCONI.Nell’incontro sanno presentati i libri “Scrittori in cucina” e “Vissuti di anoressia”.

Il primo nato  dall’idea di Francesca Bonafini e Nadia Terranova è un libro di racconti,ma  anche di ricette.

Racconti e ricette per cucinare nel segno della memoria e della fantasia, per chi reputa il cibo un nutrimento non solo del corpo, ma anche dell’anima.
Così è nato “Scrittori in cucina”, un sorta di ricettario/antologia nel quale  si può trovare  un autore per ogni regione, per ogni regione un piatto, per ogni piatto un racconto.

Parole per raccontare il cibo. Un conviviale divertissement tra scrittori, che intrecciano storie allegre, surreali, amare …

Un centrotavola di parole tra piatti fumanti che gli autori probabilmente (tranne qualcuno) cucinerebbero malissimo, o divorerebbero scriteriatamente, segnati dalle caratteristiche abitudini malsane in fatto di alimentazione, e non solo…

Il secondo volume è un album di testimonianze di vita accanto all’anoressia per condurre il lettore alla comprensione del linguaggio anoressico, così come hanno fatto Paolo De Cristofaro  e Natalina Ferrante in questi anni con l’equipe del Centro Regionale di Fisiopatologia della Nutrizione del Presidio di Giulianova della ASL di Teramo.
L’anoressia mentale non è una condizione rara, secondo i dati epidemiologici nazionali e internazionali, riguarda circa l’1% della popolazione tra i 10 e i 25 anni con un rapporto femmine/maschi di 9:1, ma soprattutto è una malattia grave che porta a morte il 10 % della nostra migliore gioventù, a dieci anni dall’esordio della malattia, e il 20% dopo venti anni.
…Ed è solo la punta dell’iceberg di un continuum di patologie alimentari che vanno dall’anoressia mentale all’obesità mostruosa che costituiscono la “peste” del III millennio.

E un saggio per raccontare il dolore di corpi evanescenti svuotati del peso, dominati dalla volontà di traslare in una dimensione di assoluto controllo che incredibilmente è un atto di libertà.

Parole per guarire. Per affidarsi. Tornare dentro di sé modellando una nuova estensione.

Il cibo è uno strano milieu. Veicola amore, accudimento, rabbia. Aggrega. Divide. Mortifica. Riempie. Consola….

Pieno e vuoto. Eccesso e difetto. Piacere e ascesi. Corpo e mente.

Una serata per interrogare artisti e terapeuti coraggiosi su tematiche che si mescolano e contaminano con esiti sorprendenti.

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