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Giulianova, scoperta banda pronta a colpire uffici postali

da Redazione

refurtivaDenunciati cinque individui napoletani con a carico numerosi pregiudizi penali

GIULIANOVA (TE) – Nei giorni scorsi i militari del nucleo operativo della Compagnia di Giulianova hanno denunciato in stato di libertà 5 individui napoletani, tutti gravati da numerosi pregiudizi penali in quanto trovati in possesso di numerosi attrezzi idonei allo scasso. I Carabinieri diretti dal Luogotenente Paolo Gentile Comandante del Nucleo, durante il consueto servizio notturno si sono insospettiti di uno strano via vai dall’interno di un’abitazione sita nel centro abitato giuliese (lido).

Richiesti e sopraggiunti i rinforzi, hanno fatto irruzione nell’appartamento ove, oltre alla padrona di casa, anch’essa nota all’ufficio, hanno sorpreso i 5 giovani subito sottoposti ad accurata perquisizione, in esito alla quale sono stati trovati in possesso di una modica quantità di hashisch (circa 5 grammi).

Le operazioni di ricerca sono state estese anche alle autovetture in uso ai soggetti all’interno delle quali sono stati rinvenuti i seguenti oggetti:

– fiamma ossidrica pronta per l’uso comprensiva di cannelli e bombola di ossigeno;

– una grossa mola per tagliare il ferro, comprensiva di 5 dischi;

– un demolitore per muri;

– nr.2 piedi di porco;

– guanti da lavoro, cappelli di lana e scalda collo, idonei al travisamento;

– Nr.4 radio ricetrasmittenti, tutte collegate sulla stessa frequenza;

– un sistema jammer provvisto di nr.5 antenne radio, ovvero un apparato elettronico il cui utilizzo inibisce tutti i segnali (GSM – WHIFI – GPS – frequenza Polizia di Stato e frequenza Arma Carabinieri) , ovvero tutto ciò che è nell’etere comprese le frequenze radio della forze dell’ordine. Giova evidenziare che tale apparecchiatura è stata in passato utilizzata per effettuare assalti a portavalori nonché furti di automezzi pesanti dotati di sistema localizzatore GSM.

La presenza della banda napoletana nella zona sembrerebbe anche riconducibile al fenomeno dei furti di autovetture, in quanto l’apparecchio elettronico jammer inibisce sia l’allarme acustico veicolare, sia un eventuale sistema satellitare di localizzazione del mezzo. Inoltre il possesso di fiamma ossidrica, mole ad altra attrezzatura da scasso fa propendere che la trasferta del clan vesuviano avesse quale obiettivo uffici postali o istituti di credito della zona.

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