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Giulianova, successo per l’inaugurazione di “Collage e manipolazioni”

da Redazione

talk vernissage

GIULIANOVA – Una terrazza Bindi gremita, un pubblico giovane, attento ed entusiasta, un invito a intraprendere un viaggio nel mondo della manipolazione fotografica accolto senza alcuna esitazione. Questo è il risultato del primo talk svoltosi sabato 31 agosto che ha inaugurato la mostra diffusa in tre sedi museali civiche del centro storico dal titolo “Collage e Manipolazioni”, proposto dall’Associazione di Promozione Sociale “Riqua”, in partnership con il Polo Museale Civico di Giulianova e con il sostegno dell’Assessorato alla Cultura per il programma Giulia Eventi Estate 2019.

Il primo incontro sulla terrazza di Palazzo Bindi a cura di Emanuela Amadio ha portato a Giulianova due autori internazionali: Cinzia Aze, la fotografa romagnola conosciuta per i suoi lavori pop e i suoi famosi CollAze, nati dal recupero di pellicole istantanee sbagliate sulle quali vengono applicati ritagli di riviste, libri e non solo; Gaetano De Crecchio, etnografo visivo di origini abruzzesi i cui lavori sono un incessante processo di sperimentazione e al tempo stesso tentativo di recuperare memorie storiche apparentemente dimenticate.

Ad aprire la serata il Direttore t.s. del Polo Museale Civico di Giulianova Sirio Maria Pomante, che per il secondo anno consecutivo ha voluto sottolineare l’importanza di aver portato anche la fotografia, campo artistico nel quale la città acquaviviana vanta una lunga tradizione, nella poliedrica offerta culturale dei musei civici. Grazie a una collaborazione proficua con Emanuela Amadio infatti, è stato possibile dare vita a una serie di incontri che hanno l’obiettivo di favorire saperi e conoscenze in un ambito artistico di grande valore e interesse per la cittadinanza, oggi più che mai grazie anche all’uso dei social.

Ed è stata proprio Emanuela Amadio, docente di fotografia e nuove tecnologie per la valorizzazione dei beni culturali, a dialogare con gli autori che hanno aperto al pubblico le porte più segrete dell’essere artisti, svelando le tappe dei processi ideativi e creativi che quotidianamente li accompagnano.

“Ci ho messo molto tempo per sacrificare libri d’arte. Sono passati 5 o 6 mesi prima di riuscire a tagliare un libro. Poi ho pensato che in fondo non stavo tagliando opere vere ma immagini. Così Aze racconta come è arrivata alla creazione dei CollAze e aggiunge a proposito di ispirazione: “Trovo ispirazione in alcuni mercatini dell’Emilia Romagna. Compro di tutto, dai trasferelli alle riviste, passando per le macchine istantanee e tanto altro”.

Un legame con il passato che sembra destinato a essere il filo conduttore della serata. Gaetano De Crecchio ferma il tempo e porta il pubblico in una dimensione altra. Si sofferma sull’acquisto di una serie di lastre in un mercatino e su come quel gesto apparentemente banale abbia cambiato il suo modo di essere fotografo: “Per me la fotografia, la sperimentazione e l’arte, sono una cura”.

E al racconto si è accostata ben presto la possibilità di vedere con i propri occhi. Terminato il talk sulla Terrazza di Palazzo Bindi ci si è spostati nelle sedi del Polo Museale Civico: la Cappella de Bartolomei e la Sala di Scultura “R. Pagliaccetti” in piazza della Libertà, e il Museo archeologico “Torrione La Rocca” in via del Popolo. Un Vernissage tutt’altro che usuale atteso dal pubblico con grande entusiasmo e curiosità. Presente la curatrice della mostra Bianca Cavuti, che assieme a Sirio Maria Pomante hanno realizzato un dialogo inedito tra la fotografia contemporanea e le collezioni permanenti di scultura e di archeologia; Bianca Cavuti ha introdotto quindi i quattro autori della mostra e le loro opere, e gli stessi ospiti della serata Cinzia Aze e Gaetano De Crecchio hanno trascorso con il pubblico il resto della serata raccontando aneddoti e dietro le quinte del loro lavoro.

E ora non resta che attendere sabato 28 settembre alle ore 21.00, termine ultimo per visitare la mostra e occasione unica per conoscere nel Loggiato “R. Cerulli” di piazza Belvedere, Davide Trabucco e il caso fontanesi, raccontato dal collettivo Kublaiklan.

La mostra sarà aperta al pubblico e osserverà i seguenti orari: fino al 6 settembre, dal martedì alla domenica dalle ore 21:00 alle ore 23:00; dal 7 Settembre, sabato e domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 19:00.

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