GIULIANOVA (TE) – Abbiamo imparato a conoscere più da vicino la vita, il lavoro e la passione per il mare degli uomini e delle donne della Guardia costiera italiana attraverso le puntate della bella fiction del regista Alberto Negrin intitolata “L’isola”, andata in onda su Rai 1. Ambientata all’isola d’Elba la serie ha evidenziato in realtà i compiti e le attività di tale corpo su tutta la penisola grazie ad un intreccio di temi come il rispetto dell’ambiente, l’ecosistema marino e il controllo mondiale dell’acqua.
La fiction ha altresì rilanciato quelli che sono i valori ambientali e della tutela del mare, ecosistema sempre più in pericolo a causa ad esempio delle piattaforme per le estrazioni petrolifere già esistenti e di quelle che ancora si vorrebbero installare. Come cittadini dovremmo essere riconoscenti a chi ,anche a rischio della propria vita, vigila sulla nostra sicurezza in mare e sulla integrità dell’ambiente .Quindi un grazie per le attività svolte e per quelle future. A titolo di esempio riportiamo il comunicato attraverso il quale l’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova rende noto il bilancio delle attività svolte nel 2012, anno particolarmente intenso per i militari della Guardia Costiera .
Nell’ambito dell’attività S.A.R. di Ricerca e Soccorso a tutela e salvaguardia della vita umana in mare, a differenza di quanto accadeva in passato, oggi come non mai tra i fruitori del mare è tangibile una maggiore consapevolezza di quelle che sono le problematiche connesse all’“ambiente mare” sotto tutti i suoi profili. Numerose sono state, infatti, le segnalazioni di situazioni manifestamente pericolose o supposte tali effettuate attraverso il recapito telefonico di emergenza in mare “1530” e repentina è stata, in ogni circostanza, la risposta dei militari della Guardia Costiera di Giulianova.
Imponente è stata l’opportuna azione di
Grazie all’impiego di n.1 motovedetta classe 800 e n. 2 battelli pneumatici, che hanno garantito la copertura operativa dell’intero litorale di giurisdizione percorrendo circa 2.200 miglia nautiche, è stato prestato soccorso a n. 10 imbarcazioni in difficoltà ed assistenza n. 17 persone, alcune di esse in imminente pericolo di vita.
L’attività di Polizia Marittima, invece, ha fatto registrare numeri importanti a cominciare dai controlli effettuati a tutela dell’ambiente ed a finire a quelli a tutela del consumatore soprattutto nei confronti delle frodi alimentari sul pescato: in questo caso, il senso dei controlli effettuati è stato mirato essenzialmente a bloccare e verificare il rispetto delle normative nazionali ed europee in materia di cattura, commercializzazione, somministrazione e detenzione dei prodotti della pesca.
di coloro, a vario titolo, esercitano attività lungo la filiera della pesca. Sono state deferite all’Autorità Giudiziaria n. 12 persone, per un totale di n. 11 Notizie di Reato. Il dato più rilevante è sicuramente quello relativo al quantitativo di prodotto ittico sequestrato che ammonta a quasi 6 tonnellate e mezzo con n. 35 attrezzi da pesca sequestrati.
In tale ultimo contesto, le condotte maggiormente sanzionate sono la frode in commercio, ossia la vendita di un prodotto ittico aventi “l’origine, provenienza, qualità o quantità, diversa da quella dichiarata o pattuita”, la tracciabilità dei prodotti ittici privi di qualsiasi documentazione circa la loro origine o provenienza, l’etichettatura, la vendita di prodotti scaduti, la pesca effettuata in zone e tempi vietati, la pesca abusiva di specie ittiche pregiate quali il tonno rosso.
Giova sottolineare che tale attività di controllo in materia di pesca viene effettuata dai militari del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, designata quale Autorità Nazionale di Controllo della pesca, sulla base di specifica delega del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, e viene svolta allo scopo precipuo di prevenire qualsiasi tipo di attività illecita in ossequio a ragioni di natura economica, ambientale, internazionale e di tutela del consumatore.
Parimenti, è di fondamentale importanza l’opera di sensibilizzazione nei confronti di quanti siano testimoni di attività illecite perpetrate a danno della pesca e dell’ambiente marino, in generale, a segnalare tempestivamente eventuale notizia/elemento, che possa essere utile per consentire una più efficace attività di contrasto.
A tal proposito, si ricorda che il numero blu 1530, per l’emergenza in mare, in aggiunta al numero telefonico 085 8004918, ed il sito istituzionale www.guardiacostiera.it sono sempre attivi per ogni utile informazione sulla costa ed in mare.
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