GIULIANOVA (TE) – Il sindaco Francesco Mastromauro ieri, 20 ottobre, ha incontrato il comandante regionale dei carabinieri, generale Michele Sirimarco, e quello provinciale, Piervittorio Romano, sulla questione della nuova sede della Compagnia.
“E’ alto il gradimento dei vertici dell’Arma – dichiara il sindaco – per la struttura di piazza Carlo Alberto Dalla Chiesa, ritenuta ottimale sotto il profilo logistico e per la sua posizione assolutamente strategica, a cerniera tra città alta e città litoranea, prossima alla statale adriatica, sulla quale si concentra la stragrande maggioranza delle banche cittadine ritenute obiettivi a rischio, nonché alla stazione ferroviaria e con tempi rapidi di intervento anche rispetto all’ospedale civile per la presenza del Pronto soccorso. Ho anche proposto nel corso dell’incontro l’istituzione di una stazione urbana dei carabinieri nel quartiere Annunziata, da collocare nello stabile attualmente adibito ad alloggi di servizi, proposta ritenuta fattibile da parte del generale Sirimarco. Ma – prosegue il sindaco – affinché i cittadini, visto che la questione coinvolge tutta Giulianova, possano esprimere il loro parere, proporrò alle forze di maggioranza di integrare la proposta indicata nel programma elettorale del 2014, condivisa dalla coalizione, con altre due opzioni che poi sottoporrò al Forum, da me convocato, ai sensi dell’art. 45 e seguenti del vigente regolamento comunale sulla partecipazione popolare, per le ore 18 del 6 novembre prossimo. Proposte sulle quali abbiamo peraltro lavorato nel corso degli ultimi anni. La prima concerne il project financing con il coinvolgimento del privato relativamente allo spazio di terreno nei pressi degli attuali alloggi di servizio dei carabinieri. La seconda riguarda invece l’ex Tribunale, previo passaggio dell’immobile alla Giulianova Patrimonio che, a differenza del Comune, non è sottoposto al vincolo del Patto di stabilità. Queste le proposte in campo. Ricordando tuttavia – dice ancora il primo cittadino – l’impraticabilità proprio della proposta del project financing per la costruzione della caserma all’Annunziata, sulla quale ci eravamo concentrati per tutto il corso del 2011 ma che avevamo dovuto abbandonare perché il Ministero dell’Interno, per la crisi economica che aveva portato al forte contenimento della spesa, non avrebbe corrisposto al privato un canone di affitto tale da compensare le spese di realizzazione dell’immobile. Immobile che oltretutto si era chiesto di costruire con affidamento diretto, procedura vietata dalla legge. Per questo le forze della coalizione avevano deciso per lo stabile ex Mercato coperto. Una necessità, quindi, non certo una scelta a casaccio. Perché era, ed è nostro primario intento, garantire ai carabinieri una nuova caserma, ampia e funzionale, che per trent’anni nessuno ha mai realizzato nonostante non vi fosse l’attuale crisi economica. E se prima il problema era l’inadeguatezza dello stabile, ora si tratta invece di evitare il rischio concreto che la caserma possa migrare altrove. Ma poiché non è mia abitudine sposare le proposte in maniera acritica, presenterò appunto alle forze di maggioranza queste due opzioni modificative, cioè project financing ed ex Mercato coperto, che, lo ripeto, verranno anche sottoposte al Forum per un’espressione popolare. E quindi al Consiglio comunale. Sapendo bene però – conclude Mastromauro – che dobbiamo dare risposte certe e fattibili perché una cosa è discutere, altra è trovare soluzioni percorribili, partendo anzitutto dalla copertura finanziaria, e senza dover attendere anni. Perché i carabinieri non possono certo aspettare troppo per un’esigenza a cui deve essere data risposta sollecita e soprattutto certa”.
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