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Giulianova,sequestro dell’edificio Gavioli vicino al Kursaal

da Donatella Di Biase

Il  sindaco e l’assessore Ranalli commentano : “Sarà la magistratura a fare chiarezza. Ribadiamo comunque che il Comune ha operato nel rispetto delle leggi”.

GIULIANOVA (TE )- Sul sequestro,effettuato ieri dal Corpo forestale dello Stato, della palazzina in corso di costruzione da parte della ditta Gavioli, ubicata nei pressi del Kursaal, sono intervenuti il sindaco Mastromauro e l’assessore all’Urbanistica Nadia Ranalli.Il “caso” è iniziato  con un esposto contro i lavori di realizzazione dell’edificio ,presentato nel marzo dello scorso anno da un proprietario di un appartamento del confinante “Condomiio Tritone”. Lo scorso ottobre il giudice civile dispose lo stop ai lavori proprio nella parte prospiciente il “Tritone”, ci fu il ricorso della proprietà ma non c’è stata ancora una decisione in merito. Ieri il sequestro dell’intero immobile.

Il  sindaco Francesco Mastromauro ribadisce quanto già dichiarato il 13 ottobre 2010:

la costruzione della palazzina si deve ad una concessione rilasciata nel 2008 in forza delle previsioni del Piano regolatore del 1994-1997, quello, per intenderci, varato proprio quando Arboretti era sindaco. Il 5 maggio del 2010 la ditta presentò una variante al progetto, che, dopo le valutazioni da parte del dirigente della 3^ Area, e il parere favorevole della Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, ricevette l’11 novembre il relativo permesso. Insomma  il Comune ha operato nel rispetto delle leggi. E questo è quello che ci preme sottolineare. Il resto è riservato alla Magistratura, che deve svolgere il suo lavoro.

Fa  eco l’assessore all’Urbanistica Nadia Ranalli:

sulla questione  c’è stato già un consiglio comunale, quello dell’8 novembre, in cui sono intervenuta in maniera molto analitica, ripercorrendo l’iter della vicenda ed evidenziando punto per punto ogni passaggio burocratico. Il risultato è uno solo: sono state rispettate le norme tecniche di attuazione e si è agito in conformità alle disposizioni. Se poi vi sono state difformità, queste non si possono certo imputare all’Amministrazione. Ma evidentemente Il Cittadino Governante cerca furbescamente di attribuire responsabilità a chi non ne ha, con facili allusioni. E questa non è buona politica.

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