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“Giulietta degli spiriti” in Piazza Vittoria Colonna a Pescara

da Redazione

Il film di Federico Fellini verrà proiettato venerdì 8 luglio alle ore 21.00 per la rassegna “Ennio Flaiano nella cultura italiana degli anni del boom”

Giulietta degli SpiritiPESCARA – Domani venerdi 8 luglio per la manifestazione “Ennio Flaiano nella cultura italiana degli anni del boom” promossa dalla Regione Abruzzo, il Comune di Pescara, la Fondazione Edoardo Tiboni per la cultura e l’Associazione Culturale Ennio Flaiano sarà proiettato alle ore 21.00 in Piazza Vittoria Colonna (Pescara) il film di Federico Fellini, “Giulietta degli spiriti”: con alcuni amici Giulietta e Giorgio festeggiano l’anniversario del matrimonio. Ma il loro legame non è più saldo. Giorgio cela, dietro una cortesia distratta, l’illusione di un nuovo amore. Giulietta ne ha la dolorosa convinzione e sente tutto il suo mondo entrare in crisi. Spera tacitamente in un soccorso preternaturale partecipando a sedute spiritiche e interrogando un veggente indiano; non riuscirà ad avere più nitida la sensazione del suo smarrimento.

Il consiglio della imperturbabile madre la porta ad un ulteriore esperienza, particolarmente umiliante: Giorgio è seguito, spiato da investigatori che forniscono a Giulietta le prove irrefutabili del tradimento. “Una bellezza turgida e un po’ ambigua, un sovrabbondare di immagini corposamente deliranti, un riverbero di manichini, spiriti, donne impennacchiate, bimbi; con le inquadrature mirabilmente affastellate di corpi e d’ombre. Fellini, liberato ormai dalle preoccupazioni ironico-realistiche degli esordi, si abbandona qui del tutto ai suoi istinti più profondi, che la maturità ha rivelato senza più inibizioni, così come gli spiriti rivelano a Giulietta ‘liberata’ le sue paure, i suoi fragili legami che un tempo le parevano così importanti, decisivi. Ecco il senso panico della natura in Fellini, la sua visione del mondo ironico-paganeggiante. Il suo amore per il gioco incontrollabile della memoria perduto verso le caligini magiche dell’infanzia, inteso tuttavia ad una religiosità disarmata e disponibile”. (Claudio G. Fava, “Le camere di Lafayette” in “La Rassegna Editrice”, Roma, 1974).

Ingresso libero

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