Chieti

Giuseppe Raffaele Castracane comandò il panfilo Reale “Jela”

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VILLA SANTA MARIA (CH) – Giuseppe Raffaele Corradino Castracane nacque a Villa Santa Maria (CH) in strada del Mercato, il 21 gennaio del 1879 dal Cav. Uff. Saverio Nicola Antonio (trentunenne “proprietario” nato a Villa Santa Maria da Don Ismaele Castracane e Donna Marianna Jozzi) e da Matilde Sabelli (ventinovenne “gentil donna” nata ad Agnone (IS) figlia del “gentiluomo” Raffaele e della “gentildonna” Apollonia D’Orazio). L’atto di nascita fu registrato dinanzi al Segretario delegato Armidoro Pellegrini. Animato da spirito d’avventura e dal forte desiderio di navigare scelse la via del mare. Difficile ripercorrerne la intera carriera.

Di certo frequentò l’Accademia navale di Livorno della Marina militare italiana. Fu allievo del mitico Comandante dell’Istituto l’allora Capitano di vascello Thaon di Revel (poi eroico Ammiraglio durante la Prima Guerra Mondiale). Si distinse meritando encomi come Capitano di fregata A,R.Q. – Come Capitano di Vascello fu Direttore della Nave Scuola Marinaretti “Caracciolo” in dipendenza dell’Opera Nazionale Balilla ( sottoposta alla vigilanza del Ministero della marina ed alla tutela dell’Opera Nazionale di Patronato per le Navi Scuola). All’Accademia, era Capitano di Vascello, insegnò “Arte Navale”.

Ma l’incarico che più lo soddisfò fu quello di Comandante del Regio panfilo “yacht” “JELA” (acquistato, nel 1897, del futuro Re Vittorio Emanuele III e da lui chiamato “Jela” in onore della moglie Elena di Montenegro. La principessa Maria Gabriella di Savoia, nel 2010, in una intervista a “Il Giornale” ricordò: “ “Jela” ? Sì, è il panfilo di mio nonno, Vittorio Emanuele III. Lui e la regina Elena amavano il mare. Infatti, “Jela” vuol dire Elena in serbo. Lo presero poco prima che morisse Umberto I. I miei nonni erano in navigazione quando da Monza arrivò la notizia dell’attentato al mio bisnonno. Erano in Grecia e sbarcarono a Taranto per proseguire poi in treno fino Monza”. Il Principe, poi divenuto Re, pretendeva che a comandare il suo panfilo fosse “il migliore” e questo onore toccò all’abruzzese. Giuseppe Raffaele Castracane aveva sposato a Genova, il 2 maggio del 1915, la sua amata Erminia. Quando morì la madre Matilde Sabelli, il 1 febbraio del 1899, lui tornò nella sua Villa Santa Maria ed aveva già addosso la divisa della “ Regia Accademia Navale”.

A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”

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