Pescara in rosa, manifestazione in piazza Sacro Cuore

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Gli assessori Del Trecco e Seller commentano la manifestazione odierna in piazza Sacro Cuore

PESCARA – Centro-destra e centro-sinistra assieme per difendere i valori del rispetto della dignità della donna, della tutela della famiglia, contro la sua disgregazione, la battaglia contro la prostituzione.

Oggi infatti, anche la fazione del centro-sinistra pescarese si è fatta promotrice della manifestazione  in piazza Sacro Cuore,associandosi ai valori che il centro-destra continua a divulgare da tempo come commentano gli assessori del Comune di Pescara Isabella Del Trecco ed Elena Seller, quest’ultima delegata alle Pari Opportunità, all’iniziativa odierna in piazza Sacro Cuore:

Valori e ideali che hanno sempre fatto parte del nostro patrimonio genetico e che le donne e gli uomini devono difendere non a corrente alternata, ma ogni giorno, a scuola, sul luogo di lavoro, nella famiglia, nei momenti di aggregazione, e non solo in una domenica assolata in una piazza chiassosa, in una manifestazione che stamane è stata esclusivamente, come facilmente prevedibile, all’insegna degli slogan anti-premier

Non si può scendere in piazza un giorno all’anno per urlare a un megafono che la donna va rispettata, strumentalizzando tale principio e rendendolo funzionale alla battaglia anti-premier del centro-sinistra

hanno proseguito i due assessori sottolineando il concetto che la donna va rispettata sempre e in ogni luogo:

vanno rispettate la sua intelligenza, le sue capacità, le sue peculiarità e per garantire tale rispetto va portata avanti una lunga battaglia culturale, che poco ha a che fare con le urla in piazza.

Va fatta educazione nelle scuole, insegnando alle studentesse a rispettare se stesse e il proprio corpo e agli studenti a rispettare le proprie compagne; va fatta educazione nei luoghi di lavoro, contro ogni fenomeno di mobbing o ricatto a spese delle donne, ma anche insegnando alle stesse donne che per fare carriera rispetto a una collega-concorrente non occorre la minigonna, ma basta il cervello.

Va fatta educazione all’interno delle famiglie, dove mamma e papà non possono delegare all’esterno, alla ‘società’ la crescita dei propri ragazzi, ma devono insegnare loro ad avere fiducia nel proprio potenziale umano, nel proprio sapere, e che spesso la strada più breve o più facile non sempre porta al raggiungimento dell’obiettivo.

Va fatta educazione dunque,rivedendo la scala dei valori, rimettendo la famiglia al primo posto e investendo su di essa, come sta facendo l’amministrazione comunale, per garantire ai ragazzi un ambiente protetto e sereno in cui crescere, tutelandola dagli attacchi esterni; bisogna investire sulle donne, aiutando l’impresa in rosa, supportando quelle che hanno il coraggio di farcela da sole, senza raccomandazioni o spintarelle, e senza vittimismi.

Valori che il centro-destra  ha sempre difeso, in ogni momento della propria storia,da quanto dichiarato dagli assessori Del Trecco e Seller:

spesso assumendo anche posizioni definite ‘impopolari’ o ‘bacchettone’ dallo stesso centro-sinistra che oggi, paradossalmente, ha preso in mano il megafono per ergersi a paladino della donna, dopo aver purtroppo per anni portato avanti una politica che ha offeso o infierito sul corpo stesso della donna, schierandosi anche contro i principi della Chiesa cattolica.

La verità è che oggi c’era ben poco di ‘difesa della dignità della donna’ in piazza Sacro Cuore, ma c’era tanto centro-sinistra che, mentre da un lato aizzava i presenti, dall’altra raccoglieva firme anti-premier, lo stesso centro-sinistra che per anni ha riempito le piazze con la politica della ‘difesa della libertà della donna’ all’aborto, al divorzio e all’amore libero.

E ci chiediamo cosa faranno a partire da domani le donne e gli uomini che oggi erano in piazza: ci chiediamo domani cosa racconteranno ai propri studenti gli insegnanti presenti in piazza per continuare a difendere la dignità della donna e quali provvedimenti adotteranno nelle proprie aule per insegnare alle ragazze a rispettare il proprio corpo, magari anche nell’ abbigliamento.

E continuano il loro commento palesando il loro disappunto:

Ci chiediamo quali provvedimenti o quali azioni concrete, tangibili, al di là delle belle parole odierne, metteranno a compimento le persone presenti in piazza per continuare a garantire a voce alta la difesa della dignità della donna.

Il centro-destra continuerà semplicemente a fare ciò che ha sempre fatto, difendendo i principi e gli ideali della famiglia, delle pari opportunità, della ricchezza propria dell’essere donna, e lo faremo a lavoro, a scuola, dimostrando di essere più brave, più tenaci, più determinate, senza bisogno di ricorrere ‘all’aiutino’. E lo faremo con il supporto degli uomini di centro-destra. Ed è evidente che la battaglia per la difesa della dignità della donna non può essere legata alla battaglia anti-premier, che nulla ha a che fare con la presenza al mondo di veline o escort.

Pubblicato da
Annarita Ferri

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