Il concerto è inserito nell’ambito della rassegna “Le Notti del Marrucino”. Ecco l’intervista alla band abruzzese
CHIETI – Con gli Opera Seconda, Tribute Band dei Pooh fra le più importanti d’Italia, c’eravamo lasciati dopo la fine del loro tour lo scorso anno durante il quale avevano festeggiato il decennale del gruppo, fra nuovi progetti e tante idee. Il Covid ha bruscamente fermato, come tutti sanno, il mondo della musica che si è trovato a dover fronteggiare una situazione che non prevede purtroppo la possibilità di grandi eventi nelle piazze e, fra questi anche le feste patronali.
La band abruzzese ha dunque dovuto ridimensionare i suoi piani per l’estate 2020, ma comunque è riuscita a mettere in piedi un mini tour che l’ha vista prima suonare insieme a Riccardo Fogli e poi nella piazza di Ovindoli.
Gli Opera Seconda concluderanno questo breve giro di concerti con un grande live nella suggestiva location dell’Anfiteatro La Civitella di Chieti dove suoneranno per la prima volta in assoluto nell’ambito della rassegna “Le Notti del Marrucino”.
Luciano Di Leonardo (tastiere e voce), Ivano Cavallucci (chitarre e voce), Alberto Stampone (batteria e voce), Gianluca Cirulli (basso e voce), Stefano Cirulli (chitarra, percussione e voce) non mancheranno ancora una volta di sorprendere il loro pubblico e gli amanti della musica dei Pooh con un concerto rinnovato nella scaletta rispetto allo scorso anno.
I biglietti sono in vendita nel circuito Ciaotickets al costo di 10 €.
Tanti i progetti all’orizzonte per gli Opera Seconda fra i quali quello di un disco di inediti, del quale ci avevano già accennato lo scorso anno, la cui uscita è stata rimandata proprio a causa del Covid: l’album è arricchito dalla collaborazione di importanti nomi della scena musicale italiana e di grandi talenti del panorama abruzzese e vedrà la luce l’inverno prossimo o nella primavera 2021.
L’INTERVISTA
Abbiamo intervista gli Opera Seconda che non hanno nascosto tutta l’emozione di tornare a suonare nella loro città natale.
Partiamo con le emozioni provate nel tornare sul palco in questo periodo così particolare.
(A) “Questa è stata ovviamente un’estate molto difficile per i concerti, ma comunque siamo riusciti a mettere insieme tre bellissime serate: abbiamo iniziato suonando insieme a Riccardo Fogli, poi nella piazza di Ovindoli e finiremo nella suggestiva location della Civitella di Chieti, la nostra città.
Trovarci sul palco con Riccardo Fogli è stata un’esperienza molto bella soprattutto perché abbiamo conosciuto una grande persona, un vero artista che ha potuto gioire di questo momento insieme a noi visto che anche per lui è stata una ripartenza dal vivo: è stato emozionante condividere un nuovo inizio insieme. Il pubblico è stato eccezionale e ci ha regalato un enorme successo ed ha rappresentato una “medicina” per noi ma anche per Riccardo. Nella piazza di Ovindoli l’atmosfera è stata favolosa: tutto è stato organizzato nel migliore dei modi e ovviamente nel rispetto delle normative anti Covid. Anche qui l’atmosfera è stata fantastica: tutto ha funzionato bene ed il concerto è riuscito, con il nostro service a supportarci e una nuova scaletta che era poi quella che avevamo definito per i nostri eventuali concerti prima che il Covid ci impedisse di farne tanti come le altre estati. La gente ha fame di musica e in particolare ha grande voglia di ascoltare le canzoni dei Pooh. Avevamo forse pensato troppo presto che la paura per il Covid potesse avere il sopravvento, ma così non è stato per fortuna e per il bene della musica”.
Un eventuale anno senza musica come sarebbe stato a vostro giudizio e come invece si sta evolvendo la situazione per voi musicisti e i concerti?
(G) “Per un musicista un anno o comunque un periodo lungo senza musica sarebbe impensabile, una mancanza molto difficile da sopportare. Come tanti di noi, durante il lockdown abbiamo lavorato continuando il nostro progetto del cd di inediti la cui pubblicazione è stata rimandata. Si è arricchito di nuove collaborazioni oltre a quelle già portate a termine in precedenza. Il live per un musicista è la chiusura di un cerchio, la situazione ideale. Penso che, se nei prossimi cinque o sei mesi si riuscirà a bloccare o almeno contenere il Covid, già nella prossima primavera le cose potrebbero cambiare e riprendere un percorso di normalità. Sono ottimista a riguardo: magari il 2021 non vedremo la normalità assoluta, ma non sarà tutto così difficile come quest’anno.
La situazione ora non prevede di poter fare dei live tradizionali: le feste patronali sono state bloccate , come sanno tutti, per molti di noi e per le tribute e cover band sono la linfa vitale per fare concerti. Penso che, dopo questo lungo periodo, ci sarà una grandissima fame di live. Due saranno le condizioni per le quali si potrà ricominciare a proporre concerti: la prima, quella fondamentale, è che, come ho già detto, si riesca a contenere l’andamento del Covid con un regresso progressivo e poi appunto la grande voglia che il pubblico ha di tornare a godere dei concerti”.
(I) Avete parlato del progetto di inediti: come si è evoluto in questi ultimi mesi?
“Come dicemmo nella nostra precedente intervista, è un progetto diverso: non ci piaceva solo l’idea di un semplice disco di inediti, ma abbiamo voluto coinvolgere tanti musicisti a livello nazionale, ma anche grandi talenti della nostra zona. Il momento di lockdown ci ha dato l’esigenza di collaborare, ci ha fatto capire ancor di più quanto sia importante la condivisione nella musica. Abbiamo dunque condiviso le nostre idee con tanti colleghi: dovremo ora completare le registrazioni e fare il missaggio. Un musicista ha la condivisione dentro: questa problematica del Covid l’ha fatta uscir fuori ancora di più con colleghi che hanno collaborato anche a distanza. L’uscita del disco sarà per il prossimo inverno o in primavera, ma molto dipenderà da come si evolverà la terribile pandemia che stiamo vivendo. L’intenzione infatti è quella di fare un grande concerto di presentazione nel quale far intervenire tutti i musicisti coinvolti nel nostro progetto”.
(S) – Chiuderete la vostra estate con un grande concerto a Chieti alla Civitella ….
“Non abbiamo mai suonato in questa suggestiva location. Uno degli scopi di un musicista, a mio giudizio, è poter suonare nella propria città. Farlo in una location così bella è il massimo: La Civitella è una delle arene più belle d’Italia, ci hanno suonato tanti nomi importanti. Per noi , seppur quest’estate sia stata un mini tour, iniziare con un concerto insieme a Riccardo Fogli e poi chiudere a Chieti è una soddisfazione che va Ad alleviare, almeno in parte, tutta la delusione per il fatto che, a causa del Covid, quest’anno non siamo riusciti a fare musica come avremmo voluto. Realizziamo un sogno: un nostro concerto alla Civitella di Chieti, a maggior ragione per il fatto che è inserito nell’ambito di una rassegna importante come”Le Notti del Marrucino” .
(L) – Che tipo di scaletta proporrete?
“Abbiamo inserito dei cambiamenti rispetto allo scorso anno. C’è un’introduzione che non ha a che fare con il mondo dei Pooh, ma è un nostro sentito omaggio ad Ennio Morricone, genio assoluto che ha portato la musica italiana in tutto il mondo. Non avremo con noi il nostro service, ma quello di Città della Musica, cioè di mio fratello e mio nipote. Noi abbiamo iniziato con loro quando ci chiamavamo ancora Boomerang: grazie a Simone e Giampiero siamo diventati ciò che siamo.
Un musicista può essere bravissimo, può progredire, fare tante prove, ma se non ha al fianco un fonico di un certo livello tutto ciò che fa non arriva al meglio al pubblico: chi è al mixer ha un ruolo fondamentale. Il fonico è l’elemento aggiunto di qualsiasi cantante o gruppo. Noi suoneremo dunque con il supporto di questo service alla Civitella, quello cioè previsto nelle serate lì in questa estate. Ringraziamo anche il nostro service ovviamente, Fox Sound Di Carlo Volpe. Il live alla Civitella sarà un’emozione particolare per me anche per il fatto di avere con me mio fratello e mio nipote al service”.