Pescara

Gli studenti della Troiano Delfico a scuola di emozioni

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Presentato nella Sala Consiliare del Comune di Montesilvano il musical contro il bullismo

MONTESILVANO (PE) – “Il bullo è una persona senza sogni”. Questa la definizione data da uno degli alunni delle classi quinte della scuola primaria Troiano Delfico, questa mattina presente insieme a tutti i suoi compagni, alle docenti e al dirigente scolastico Nino Traini, nella Sala Consiliare del Comune di Montesilvano.

«Benvenuti nella casa dei cittadini – ha detto l’assessore alla Pubblica Istruzione, Maria Rosaria Parlione -. Sono molto contenta di vedervi seduti qui e di scoprire questo bellissimo progetto, su una tematica di così grande importanza per tutta la società. Il bullismo è un fenomeno da combattere tutti insieme. Per farlo è necessario non rinunciare mai ai propri sogni, di fare in modo che questi possano diventare realtà. Questo è l’augurio che faccio a tutti voi ragazzi».

Gli alunni della Troiano Delfico saranno i protagonisti del musical “The school of emotions. Il bullismo è stonato e fuori tempo”, che andrà in scena alla fine dell’anno scolastico. Curatore del progetto, insieme alle docenti della scuola, l’esperto musicale Simone Pavone che questa mattina ha illustrato all’assessore Parlione il lavoro svolto dai ragazzi.

Il progetto prevede la realizzazione di un vero e proprio musical in cui gli alunni si cimenteranno con il suono di strumenti, con il canto, con la recitazione ed in alcuni casi realizzeranno delle coreografie.

«In tutti i progetti che realizzo nelle scuole dell’infanzia o primaria in qualità di esperto esterno – spiega Simone Pavone – cerco sempre di rendere i bambini protagonisti. Più che mai in questa situazione in cui si è deciso con i loro docenti di affrontare il tema del bullismo sviluppando una storia scritta da Vanina Rizzo. Il musical è ambientato all’interno della scuola, dove gli studenti impersonificheranno bulli, vittime, amici, preside e maestre. Oltre agli alunni, saranno centrali le emozioni a cui corrisponderà un diverso genere musicale. Ad esempio in un momento di tristezza canteranno un brano blues, la gioia verrà rappresentata dal pop, il rap invece avrà il compito di esprimere la rabbia. Proprio sul tema della rabbia – conclude Pavone – è stato fatto un lavoro di composizione: ho musicato un testo sul tema della rabbia scritto proprio dai ragazzi. Renderli protagonisti credo sia il metodo più efficace per farli diventare consapevoli della loro forza positiva».

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