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Grande successo al Teatro Caniglia di Sulmona per “Il caso Jekyll”

Il quarto spettacolo della stagione di prosa 2024/25 ha riempito il Teatro Maria Caniglia bissando il successo di L’Anatra all’arancia

da Marina Denegri
Il caso Jekyll

Il caso Jekyll – Foto Andrea Calvano

SULMONA – Grandissimo successo per lo spettacolo Il caso Jekyll che, ieri 7 gennaio, ha fatto registrare il tutto esaurito grazie alla presenza di un nutrito pubblico composto da molti giovani e una sempre più nutrita platea di nuovi spettatori; il quarto spettacolo della stagione di prosa 2024/25, organizzata e promossa da Meta Aps in partenariato con il Comune di Sulmona, ha riempito il Teatro Maria Caniglia bissando il successo di L’Anatra all’arancia, primo spettacolo della stagione.

Un allestimento intenso, innovativo e sapientemente concepito, con la regia di Sergio Rubini, che sul palco insieme allo straordinario Daniele Russo e agli ottimi Geno Diana, Roberto Salemi, Angelo Zampieri e Alessia Santalucia ha condotto il pubblico nel mistero e nel terrore di una true crime story, costruita per spingere alla riflessione, all’interpretazione della mente criminale, alla ricerca di un senso. Tra sogno disturbante e realtà difficile da interpretare, la messinscena ha lasciato senza fiato gli spettatori che hanno intensamente e lungamente applaudito il cast artistico e tecnico che, forte di una sapienza della materia teatrale, ha travolto e meravigliato in modo dirompente.

«Siamo profondamente felici e orgogliosi, poiché il nostro pubblico si distingue per una straordinaria sensibilità e attenzione verso tematiche di grande rilevanza culturale. È particolarmente gratificante constatare come gli spettatori stiano dimostrando una crescente predilezione per spettacoli caratterizzati da un’elevata qualità artistica e da una raffinata maestria teatrale, preferendoli a proposte più orientate verso il puro intrattenimento commerciale. Questo risultato ci riempie di entusiasmo e ci conferma la validità della nostra visione originaria: offrire un programma culturale di altissimo livello, capace di stimolare riflessioni profonde e di elevare l’esperienza teatrale» dichiara Patrizio Maria D’Artista, direttore artistico della stagione di prosa.