PESCARA – “L’aggressione avvenuta nel Reparto di Oncologia dell’ospedale di Pescara lascia esterrefatti. Quanto accaduto è indicativo di un salto indietro a livello di civiltà e umanità, una retrocessione alla barbarie che risulta inaccettabile, una esplosione di violenza che non è ammissibile, tanto più all’interno di un ospedale, in un reparto dove si respira sofferenza e dove il rispetto per i degenti dovrebbe essere massimo così come quello per il personale.
Non è la prima volta che si verificano episodi del genere in ospedale, a Pescara, e proprio questo deve indurre alla riflessione e all’azione per tutelare tutti coloro che “vivono” i vari reparti delle strutture sanitarie della Asl ma, anziché sentirsi protetti, devono assistere e subire aggressioni fisiche e verbali. Sono certo che saranno individuate soluzioni rapide ed efficaci per evitare che accada di nuovo. E voglio evidenziare con forza che sicuramente i pescaresi non si riconoscono in azioni di questo tipo. A tutti coloro che c’erano, che hanno vissuto questa esperienza traumatica, va la mia solidarietà sincera e totale. E al personale della Asl va il mio incoraggiamento a continuare a lavorare per la salute dei cittadini”.