ROMA – Sconfitta per 4-2 del Chieti Calcio Femminile nella trasferta di Roma con il Grifone Gialloverde. Un risultato che consente alla Roma Decimoquarto di agganciare le neroverdi al terzo posto in classifica. La squadra di mister Lello Di Camillo la prossima giornata riposerà e ora, a tre dal termine del campionato, il calendario prevede la Roma all’Angelini fra due settimane, poi un altro scontro diretto con la Roma Decimoquarto fuori casa e l’ultima sempre all’Angelini con il Salento.
Sarà quasi obbligatorio conquistare nove punti su nove per continuare a credere nel terzo posto guardando con occhio attento anche ai risultati che poi arriveranno dagli altri campi. Scenario dunque aperto e tutto ancora possibile in un finale di stagione davvero avvincente. La partita di Roma contro il Grifone ha visto un Chieti un po’ disattento e spesso in balia delle avversarie, ma anche capace di tenere vivo il match. Alcuni errori di troppo e anche la velocità delle giocatrici del Grifone che sono riuscite in più di un’occasione a sorprendere la retroguardia neroverde le chiavi di un match che le romane hanno vinto grazie ad una maggiore grinta ed un atteggiamento mentale forse più positivo delle teatine.
C’è da dire che, se fosse entrata la palla in rete al quarto d’ora con la punizione di Vukcevic che si è invece infranta sulla traversa e il conseguente miracolo di Ghioc sul colpo di testa di Giulia Di Camillo, forse la partita avrebbe preso ben altra piega, ma la legge del calcio è crudele ed il Grifone, una volta in vantaggio, ha trovato il raddoppio e poi, dopo aver subito il gol del Chieti, ha colpito ancora. Le neroverdi hanno tenuto accesa la fiamma del match accorciando ancora il risultato, ma poi si sono dovute arrendere dopo la quarta rete delle padroni di casa.
TABELLINO:
Grifone Gialloverde – Chieti Calcio Femminile 4-2
Chieti Calcio Femminile: Balbi, Di Camillo Giada, Ferrazza, Benedetti, Vukcevic, Di Camillo Giulia (17′ st La Mattina), Tagliaferri, Gangemi (25′ st Forcella), Perna (14′ st Carmosino), Antonsdottir, Pica.A disp.: Guarracino, Diodato, Di Deo, Colecchi. All.: Di Camillo Lello
Grifone Gialloverde: Ghioc, Santoloci (10′ st Bartolucci), Pagano (47′ st Di Bernardino), Boldrini, Falloni, Rufaida (21′ st Sciberras), Manca (39′ st Sgambato), Massimi, Tata, Clemente, Rossi (43′ st Antonilli). A disp.: Iuliano, Cunsolo. All.: Berruri Gianluca
Arbitro: Castropignano di Ercolano
Assistenti: Ferrera di Frosinone e Corziero di Civitavecchia.
Reti: 18′ pt e 38′ st Clemente, 29′ pt Massimi, 33′ pt Vukcevic su rigore, 8′ st Manca, 26′ st Giada Di Camillo
Ammonite: Di Camillo Giada, Benedetti, Vukcevic, Tagliaferri (Ch); Massimi, Tata (G)
IMPRESSIONI POST PARTITA DI GIADA DI CAMILLO:
“É una sconfitta che fa male, un risultato inaspettato non perché pensavamo di vincere facilmente: sapevamo benissimo che sarebbe stata una partita combattuta perché loro hanno buone qualità, ci attendevamo dunque un match molto equilibrato. Più che altro non mi aspettavo dalla mia squadra tutta l’arrendevolezza che c’è stata, forse non ci abbiamo creduto fino in fondo come abbiamo fatto in altre occasioni.
É mancato lo spirito di sacrificio. La squadra poteva e doveva dare molto molto di più e non lo ha fatto. Undici eravamo noi e undici loro: il nostro problema non è stato né tattico né tecnico. Sapevamo di avere qualche acciacco fisico. La rosa non è ampia, ma queste sono tutte cose che già sappiamo da tempo. Disputare un campionato con una rosa molto ristretta può portare ad avere un calo fisico, così come possono esserci difficoltà a mantenere costanti risultati e prestazioni. Nella gara con il Grifone però abbiamo zero giustificazioni. Da parte nostra è mancato il crederci, sono mancati l’atteggiamento mentale giusto ma anche l’aggressività che per un buon periodo della stagione abbiamo avuto e ci hanno fatto vincere anche partite in maniera inaspettata.
Quando giochi al massimo, corri fino al novantesimo e anche oltre, esci dal campo con sudore e soddisfazione, cosa che contro il Grifone non è successa. Negli occhi di tutte non c’era il pensare di avercela messa tutta ed aver fatto il possibile. Mi è capitato di leggere che la Roma sarà un po’ “l’arbitro” di questo finale di campionato, io penso che le giallorosse ci tengano a dimostrare ampiamente il loro valore senza regalare niente a nessuno fino alla fine. All’andata hanno perso solo con noi e nel girone di ritorno penso che vogliano migliorare solo in questa sbavatura. Noi dovremo vincerle tutte, non possiamo accontentarci: serviranno nove punti in tre partite.
Dobbiamo inoltre sperare che i risultati dagli altri campi si incastrino in una certa maniera per conquistare il terzo posto visto anche il fatto che domenica prossima riposiamo e le altre dirette concorrenti no. Se avessimo vinto contro il Grifone avremmo sorpassato, seppur momentaneamente, anche la Lazio. Noi stiamo ora pagando i piccoli passi falsi fatti in precedenza e se ne aggiunge da domenica un altro, quello con il Grifone. Con un po’ più di spavalderia forse staremmo ora a raccontare un altro tipo di partita e con un umore decisamente diverso.
Abbiamo avuto due occasioni ad inizio partita non concretizzandole e le abbiamo pagate care visto che poi è arrivato il loro gol che le ha galvanizzate alla grande. Se ci crediamo tutti e se ci crediamo tutte almeno quanto ci credo io, sono convinta che possiamo dire di essere ancora in gioco per il terzo posto. Senza ombra di dubbio. Sono ormai cinque anni che sono nel Chieti Calcio Femminile, che faccio sacrifici, che do l’anima, che credo nel progetto nel bene e nel male. Con questo atteggiamento, con l’atteggiamento giusto, potremmo conquistare nove punti e in questo modo dire di aver fatto tutto il possibile per arrivare terze.
La società quest’anno è stata impeccabile a partire dal mister che è un po’ l’anima del Chieti e che si è diviso in tantissime mansioni e a tutto lo staff: a tutte le persone che si sono avvicinate al neroverde, a chi è tornato e a chi è restato, non è mancato niente, noi giocatrici non siamo mai state lasciate sole. Ci sono diritti e doveri in una società dunque noi abbiamo il dovere, così come di ricevere, anche di dare. Io rispetto il dovere e l’impegno preso, voglio crederci fino in fondo, poi può succedere qualsiasi cosa, però se attualmente noi crediamo alla qualità delle compagne, allo spirito di gruppo, al fatto che vogliamo ricambiare ciò che la società ci ha dato da agosto fino a oggi, dobbiamo rimboccarci le maniche per loro anche e soprattutto per regalarci insieme una soddisfazione personale, ce la possiamo fare! Come sempre dipenderà solo da noi. Tutto da noi. Nulla è perduto, ma tenendo in mente come un mantra che l’unione fa la forza e che bisogna crederci fino alla fine”.