“
Chiare le nostre richieste: in fase di approvazione del bilancio, occorre dirottare su tali capitoli le poche risorse disponibili rinunciando al superfluo, ai coriandoli e alle paillettes; dobbiamo avviare una nuova interlocuzione con la Regione, rivendicando la piena autonomia delle scelte sulla città, a maggior ragione in un momento in cui Pescara può esercitare un ruolo di guida e di traino anche per i territori più svantaggiati colpiti da immani catastrofi che hanno minato la loro capacità di sviluppo”.
“rivisitare totalmente, nel merito e nel metodo, il Masterplan nella parte che riguarda gli interventi su Pescara;
azzerare i progetti urbanistici relativi alla cementificazione di aree verdi, pubbliche o già sfruttate, al fine di tutelare gli spazi ancora a disposizione della collettività, in particolare
approvare sollecitamente il Piano Demaniale Comunale e porre in essere ogni opportuna e necessaria azione al fine di salvaguardare la spiaggia da ulteriori interventi edificatori che vadano a compromettere definitivamente uno spazio già edificato oltre le sue possibilità;
definire rapidamente gli atti inerenti il Decreto Sviluppo per incentivare concretamente gli interventi di demo-ricostruzione degli edifici nel rispetto del principio ‘consumo del suolo zero’;
portare all’esame dell’aula consiliare, entro la prima decade del prossimo mese di febbraio, la deliberazione sull’intervento edilizio della società Pescaraporto, per permettere ai consiglieri comunali di esprimersi su una vicenda che incide pesantemente in termini di edificato su un’area strategica della città e per la quale non c’è stata paradossalmente alcuna espressione di voto degli eletti;
favorire una più ampia partecipazione degli operatori del settore in sede di esame del Piano Sociale di Zona, in considerazione delle nuove povertà che cominciano a interessare ceti in passato mai toccati da questa grave problematica e che impongono scelte più mirate e meno convenzionali;
rinunciare alla collocazione del ‘mercatino etnico’ all’interno del sottorilevato ferroviario;
utilizzare le risorse finanziarie rinvenienti da avanzo di amministrazione 2016 e dal recupero di ulteriori finanziamenti regionali, statali e comunitari individuando, sin d’ora, la manutenzione straordinaria delle strade pesantemente disastrate dai recenti eventi meteo, la messa in sicurezza degli edifici scolastici, la realizzazione di un sistema esteso di telecamere sul territorio e la organizzazione del turno notturno della Polizia Municipale, nell’ambito di concrete politiche tese al miglioramento della sicurezza per la comunità, quali effettive e non rinviabili priorità della città;
avviare, entro il prossimo mese di febbraio, delle procedure per l’attivazione del contenzioso giudiziario nei confronti del Ministero di Grazia e Giustizia per l’indebito mancato rimborso delle spese di gestione del Tribunale e del Ministero dello Sviluppo Economico per le somme illegittimamente trattenute con il fondo di solidarietà IMU 2013”.
“Il nostro documento – hanno proseguito i Capigruppo Marcello Antonelli, Forza Italia, Guerino Testa per Pescara in Testa, e Carlo Masci, per Pescara Futura – dimostra il senso di responsabilità di un’opposizione che vuole essere costruttiva non soltanto a parole, soprattutto in un momento storico in cui le ferite aperte impongono scelte chiare e condivise sui grandi temi, ma vuole essere anche una sfida lanciata a una maggioranza, che fino a oggi si è dimostrata inconcludente su tutte le tematiche che hanno agitato la comunità pescarese, auspicando che possa costituire un punto di incontro serio per rilanciare un territorio che sembra aver perso quella capacità di rigenerazione che l’ha sempre caratterizzato.
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