Il presidente dei Giovani Imprenditori: Abbiamo portato fuori dalle aziende la cultura imprenditoriale raccontando come fare impresa”
L’AQUILA – “Il gruppo giovani imprenditori di Confindustria è da sempre stato definito l’anima critica del sistema, sia per i valori che incardina, essendo un movimento di persone e non di aziende, ma anche per le mission che le sono state demandate, prima tra tutte quella di portare fuori dalle imprese la cultura aziendale. Ed è quello che abbiamo fatto come Giovani imprenditori di Confindustria L’Aquila”. Lo ha detto Laura Tinari, presidente del Gruppo Giovani di Confindustria L’Aquila, facendo un resoconto del suo mandato. “Abbiamo preso appieno questa mission e realizzato, negli anni scorsi, un video in cui siamo prima entrati nelle nostre aziende”, ha detto Tinari, “infatti i nostri giovani hanno, in prima persona, raccontato la propria realtà imprenditoriale. Poi, abbiamo fatto in modo che queste testimonianze uscissero fuori della mura di una fabbrica o di un ufficio. Attraverso la diffusione sui mezzi di comunicazione abbiamo fatto sì che i nostri racconti arrivassero a chi doveva entrare in contatto con il mondo imprenditoriale.
Sempre per la voglia di conoscenza e di scoperta delle realtà imprenditoriali del territorio”, ha proseguito Tinari, “abbiamo svolto i consigli direttivi all’interno delle aziende, in modo tale da legare al momento di lavoro una visita nella parte della produzione, alla scoperta delle migliori realtà della provincia dell’Aquila. Questa voglia di conoscenza si è tradotta anche in un corso di formazione sulle tematiche del fare impresa oggi, che si è tenuto, a causa della pandemia che ha caratterizzato buona parte del mio mandato, in aule digitali”.
Tinari ha spiegato come “sono stati anni di grandi trasformazioni anche a livello dell’innovazione, in cui abbiamo parlato di occupazione femminile e di parità e, nello spirito proprio dei giovani”, ha sottolineato, “abbiamo creato anche tanti momenti di convivialità: tutti i nostri consigli sono terminati con momenti di convivialità in cui scambiare delle riflessioni e degli approfondimenti, di conoscenza anche personale che hanno fatto sì che il nostro gruppo fosse associativo e di lavoro, ma anche un gruppo di amici. Una sorta di famiglia, perché questo è il vero spirito del gruppo giovani”.