L’AQUILA – Si è svolta oggi presso l’Auditorium del Parco del Castello a L’Aquila, la cerimonia di apertura del nuovo Anno Accademico 2017 – 2018 del Gran Sasso Science Institute.
Hanno dato il via alla cerimonia quattro studenti di dottorato del GSSI che hanno presentato alla platea le proprie ricerche inerenti nelle quattro aree di interesse dell’Istituto: fisica, matematica, informatica e scienze sociali.
Il Senatore a vita della Repubblica e Premio Nobel per la Fisica Prof. Carlo Rubbia ha ribadito nel suo intervento l’importanza di “concentrarsi sulla capacità dei giovani ricercatori di portare avanti studi e idee originali”.
Secondo il Prof. Rubbia “il GSSI è un piccolo tassello in grado di creare delle visioni innovative di società. Il miglior auspicio è quello che viene dai giovani per i quali il GSSI sarà un punto di partenza per tutte le prossime attività professionali nel mondo della ricerca”.
“Vorrei fare le mie congratulazioni al GSSI e a Eugenio Coccia. Ho conosciuto questo progetto quando era solo un sogno. Sono felice di vedere oggi che è diventata una realtà, in una città colpita da un disastro naturale” così ha preso la parola il recente vincitore del Premio Nobel per la Fisica, Prof. Barry Barish che ha poi intrattenuto l’auditorio con la Lectio Magistralis “The detection of gravitational waves” in cui ha illustrato alcuni dei momenti più importanti della ricerca sulle onde gravitazionali.
I saluti finali sono stati affidati all’On. Paola De Micheli, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, che ha definito il sapere e la ricerca applicata alla tecnologia driver di crescita e rilancio per l’intero Paese.
“Qui a L’Aquila la conoscenza e la formazione sono diventati oggetto di attrazione per tanti giovani ricercatori provenienti anche dall’estero. Mi piace pensare che la pazienza e la determinazione tipica dei ricercatori sia un po’ come la forza di volontà e l’impegno che contraddistingue i “ricostruttori” di una società. Speriamo tutti in un risultato che, come una scoperta scientifica, sia capace di stravolgere gli equilibri precedenti dando l’ispirazione per il futuro” ha concluso la De Micheli.
Alla cerimonia, erano presenti rappresentanti delle Istituzioni locali e nazionali, tra cui il Sottosegretario di Stato del MIUR Vito De Filippo, l’ex Ministro Fabrizio Barca, il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Giuseppe Di Pangrazio, il vice Presidente della Regione Abruzzo Giovanni Lolli, il Sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi, il Prefetto e il Questore dell’Aquila.
Tanti gli esponenti del mondo scientifico tra cui la Rettrice dell’Univaq Paola Inverardi, il Rettore della SISSA Stefano Ruffo, il Presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare Fernando Ferroni, il Direttore dei Laboratori INFN del Gran Sasso Stefano Ragazzi, i Direttori dell’Osservatorio astronomico d’Abruzzo e di Napoli dell’Istituto Nazionale di Astrofisica, il Prorettore dell’Università di Teramo.
La giornata di festa è proseguita con il taglio del nastro presso la sede del nuovo Rettorato del GSSI che, grazie alla collaborazione con il Consiglio Regionale d’Abruzzo, occuperà gli spazi dell’edificio appena ristrutturato in via Michele Iacobucci 2 presso la Villa Comunale dell’Aquila.
“E’ una giornata storica per la città. Il GSSI è una realtà che in pochissimo tempo ha saputo costruire e consolidare una rete internazionale tale da offrire occasioni di visibilità e prestigio scientifico e istituzionale – ha detto il Sottosegretario De Filippo- La strategia vincente è stata quella di collocale in un lungo duramente colpito nel suo patrimonio storico e sociale, un centro di ricerca proiettato verso il futuro. Il GSSI in questo edificio storico è il connubio perfetto tra la memoria storica e l’identità da recuperare e la ricerca e l’innovazione. Da parte del Ministro Fedeli e del Governo c’è piena volontà a sostenere in futuro questo istituto”.
Soddisfatto anche il Presidente INFN Fernando Ferroni: “Come avviene nella ricerca, all’inizio ci sono state intuizioni e idee brillanti, poi sfociate nell’esperimento del GSSI. Progetto sostenuto per quattro anni dall’INFN che, dopo il peso della responsabilità di scommettere in questa iniziativa, ha assistito al concretizzarsi di un caso di successo. Per me è una giornata felicissima, come quando si vede il figlio cresciuto che si allontana dalla casa natale e va nel mondo”.
L’esistenza del GSSI dimostra la nostra capacità di fare sistema. Sul territorio oggi c’è l’intera filiera della formazione e della ricerca per una crescita di altissimo livello”.
Il Sindaco Biondi: “È emozionante tornare nei luoghi in cui una volta si si studiava da ragazzi, ben prima del sisma del 2009. Questo edificio come sede del GSSI è un segno di rinascita molto importante”.
Coccia: “Ringrazio la sensibilità del Consiglio Regionale per l’uso di questo splendido edificio come nuovo Rettorato del GSSI. Con lo studentato ospitato presso il Grand Hotel e l’edificio dell’ex Gil femminile già in nostro uso, rendiamo la Villa Comunale una sorta di campus internazionale, il campus del GSSI”.
“La presenza di due premi Nobel nobilita questo importante momento per il GSSI – ha affermato il Presidente del Consiglio regionale Di Pangrazio – questo è l’esempio concreto di cosa accade quando le Istituzioni collaborano per qualcosa che è nell’interesse e bene comune”.
Il Presidente Di Pangrazio ha poi consegnato simbolicamente le “chiavi” dell’edificio al Rettore del GSSI con l’augurio di continuare a rappresentare il soggetto attivatore di tante collaborazioni solide e fruttose con tutte le Istituzioni sul territorio nazionale e internazionale.
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