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Guida ai sapori e piaceri d’Abruzzo 2020, ecco la 6° edizione

da Redazione

Giuseppe Cerasa: “una regione che ha conservato intatto il suo patrimonio genetico, la sua dotazione di eccellenze difficilmente imitabili, le sue suggestioni naturali, gastronomiche, paesaggistiche, che esercitano di volta in volta un richiamo formidabile

guida abruzzo 2020 repubblicaREGIONE – Dai laghi alle grotte, dalle piste ciclabili ai grandi sapori della tradizione. C’è questo e molto altro nella sesta edizione della Guida che Repubblica dedica all’Abruzzo e che viene aperta da una inedita testimonianza dell’attore John Turturro. Nel volume, che è in edicola (10,90 euro più il prezzo del quotidiano) e in libreria da oggi, anche un racconto firmato dal marsicano Lino Guanciale: “La Avezzano dei miei ricordi profuma di terra. Di terra e di umido. Non è facile spiegare la concretezza di questa impressione, credo sia qualcosa che solo chi è nato in aree ad alta presenza agricola può cogliere intuitivamente”

“È stato un piacere che si è rinnovato ogni volta quello di ritrovarsi tra le montagne abruzzesi, e sentire così gli uccelli cinguettare, avendo allo stesso tempo la possibilità di ammirare il Gran Sasso: che bel massiccio!”. Parola di John Turturro, attore, regista e sceneggiatore statunitense che si è immerso tra le meraviglie d’Abruzzo in occasione della serie Il nome della rosa, recente adattamento televisivo del romanzo di Umberto Eco, per il quale ha girato scene tra Roccascalegna, le gole di Fara San Martino e l’eremo di Santo Spirito a Majella a Roccamorice.

Con la sua testimonianza si apre la sesta edizione della Guida di Repubblica ai Sapori e ai Piaceri dell’Abruzzo, in edicola (10,90 euro più il prezzo del quotidiano) e in libreria da oggi. Tra le pagine iniziali anche un tributo dell’attore avezzanese Lino Guanciale alle sue origini: “La Avezzano dei miei ricordi profuma di terra. Di terra e di umido. Non è facile spiegare la concretezza di questa impressione, credo sia qualcosa che solo chi è nato in aree ad alta presenza agricola può cogliere intuitivamente. L’odore forte del concime, quello gentile della terra smossa per le colture, quello acre dei campi in estate. Questa traccia olfattiva del luogo dove sono nato e cresciuto risulta chiara nella mia memoria fisica come un imprinting”, scrive l’attore marsicano in un contenuto ricco e intimo.

Il racconto dei territori che compongono la regione si dipana così tra percorsi da scoprire in bici, per poi passare ai laghi che si aprono tra montagne e colline e alle grotte che permettono di esplorare le viscere dei massicci appenninici. La imponente biodiversità è raccontata nella sezione dedicata ai Parchi, mentre l’offerta per gli amanti dello sci è approfondita con contenuti dedicati a ogni comprensorio.

Quasi 400 i ristoranti che, divisi per provincia, permetteranno al lettore di scoprire il meglio della cucina regionale, così come potranno essere appuntati gli indirizzi delle quasi 200 botteghe del gusto dove trovare il meglio dell’enogastronomia. Ancora sapori con le ricette degli chef, con i migliori cuochi d’Abruzzo che illustrano piatti che possono essere riproposti in casa; immancabile la firma di Niko Romito, che propone il suo cavolfiore gratinato. E poi, il racconto dei borghi e quello delle dimore di charme nelle quali prolungare la sosta nei vari angoli della regione. Infine, 52 produttori di vino.

“L’Abruzzo è una regione abilitata da tempo a vedere il futuro trasformarsi in realtà”, scrive nella sua introduzione al volume il direttore delle Guide di Repubblica Giuseppe Cerasa: “una regione che ha conservato intatto il suo patrimonio genetico, la sua dotazione di eccellenze difficilmente imitabili, le sue suggestioni naturali, gastronomiche, paesaggistiche, che esercitano di volta in volta un richiamo formidabile su chi vede anche per un tempo breve una terra che un tempo appartenne ai pastori e la cui velocità veniva determinata delle condizioni dei tratturi. E se ne innamora. Ecco, la nuova edizione della guida di Repubblica dedicata ai sapori e ai piaceri dell’Abruzzo, vuole ancora una volta sposare questa modalità di vita, mettendosi a fianco di chi crede nello sviluppo armonico e compatibile di una regione che custodisce nella natura, nei suoi parchi, nei suoi laghi, nei suoi prodotti, nella sua gente, il segreto di tanta bellezza”.

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