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Guido Cerolini su Classifica Governance Poll

da Redazione

Guido Cerolini ForliniL’esito del sondaggio del Sole 24Ore, secondo il Coordinatore cittadino FI, rappresenta una bocciatura per il sindaco di Pescara Alessandrini senza possibilità di appello

PESCARA – “La parabola politica e amministrativa dell’énfant prodige Alessandrini si sta concludendo nel peggior modo possibile – ha osservato il Coordinatore Cerolini -.

In 18 mesi di governo, senza aver dovuto affrontare una sola vera emergenza, Alessandrini ha perso consensi e credibilità e con lui tutta la classe politica della sinistra pescarese.

I cittadini lo hanno detto chiaramente: hanno bocciato il suo modo di governare, sono rimasti esterrefatti dalla sua gestione della vicenda balneazione, con un sindaco, primo responsabile della salute degli utenti, che ha tenuto nascosto un divieto di balneazione di portata straordinaria, che ha lasciato i bagnanti immergersi in 30milioni di litri di liquami e feci.

Hanno bocciato una politica fiscale che si è limitata ad alzare al massimo tutte le tasse, riducendo contemporaneamente i servizi rivolti alle famiglie, ai bisognosi, agli indigenti, ai malati, ai bambini, ovvero alle categorie più fragili della popolazione, ma poi non si è fatto scrupolo di spendere 12mila euro per un festival letterario, o 50mila euro per una notte di Capodanno, tanto li ha pagati con i soldi dei pescaresi.

Hanno bocciato una politica occupazionale che ha lasciato per strada 65 lavoratori precari di Attiva che oggi non hanno neanche un euro per comprare un filone di pane.

Hanno bocciato un sindaco che in 18 mesi ha presentato due soli progetti, quello del nuovo Stadio e del pontile del cielo, entrambi miseramente demoliti dalla Sovrintendenza. Assenza nella città, incapacità di prendere decisioni significative, incapacità di governare, scarsa autorevolezza, totale inidoneità a gestire qualunque problematica territoriale.

I tanti, troppi punti deboli di Alessandrini – ha aggiunto il Coordinatore Cerolini – sono la prova che non basta essere scelti dall’alto, da un ‘pigmalione’, in questo caso il Presidente D’Alfonso, per ricoprire la carica di sindaco. E purtroppo oggi il quadro è quello di un sindaco che tiene in ostaggio Pescara con un immobilismo spaventoso, una confusione di idee e di decisioni, a partire dall’ultima questione inerente il traffico, che non lasciano alcuna speranza alla città.

Oggi Alessandrini può dare una sola prova di senso di responsabilità: dimettersi”.

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