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“Guido Treves e d’Annunzio negli anni del declino della Casa Editrice”: il 5 marzo a Pescara

da Redazione

Guido Treves e d'Annunzio negli anni del declino della casa editriceAl Mediamuseum la presentazione dell’ultimo saggio di Franco Di Tizio 

PESCARA – Giovedì 5 marzo alle ore 17,30 al Mediamuseum di Pescara ci sarà la presentazione dell’ultimo saggio di Franco Di Tizio dal titolo “Guido Treves e d’Annunzio negli anni del declino della casa editrice” (Ianieri edizioni). Con l’autore interverranno Umberto Russo e Andrea Lombardinilo.

Se l’avvio del rapporto di Gabriele d’Annunzio con la casa editrice Treves risale ai tempi del Piacere, nel corso degli anni, e soprattutto nel periodo del Vittoriale, esso divenne più intenso, culminando nel momento della pubblicazione del Notturno, e andò trasformandosi in una schietta amicizia che legò il Poeta a Guido Treves e a sua moglie Antonietta; del resto, questi ultimi nutrirono sempre per lui una devozione senza limiti, anche quando insorsero motivi di dissenso tra l’Editrice e d’Annunzio, che orientò le sue preferenze su Mondadori.

Franco Di Tizio ha impegnato la sua già provata capacità di ricerca e di critica per ricostruire nei dettagli questo importante tratto della vita del Poeta, in più casi correggendo datazioni e interpretazioni: ne è sortito un libro di grande interesse, e non soltanto dal punto di vista meramente biografico. Passano, infatti, in queste pagine gremite di una ricca documentazione epistolare (ma non solo: molto spazio vi è dato anche agli interventi della critica letteraria, alle voci della cronaca giornalistica, e così via) i momenti salienti di un rapporto che fu, sì, prevalentemente amichevole, ma che ebbe riflessi non trascurabili sul piano della creatività artistica e sulla stessa condotta di vita del ‘romito’ di Gardone. Sugli anni che seguirono la morte di Guido Treves e di Gabriele d’Annunzio, che Antonietta visse in una fervida temperie di ricordi e di personali iniziative, l’autore ha raccolto una messe di testimonianze che integrano utilmente la ricostruzione di un interessante periodo della cultura italiana del secondo Novecento.

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