POPOLI – Harvey C. Villa nacque a Westfield in New Jersey, il 22 maggio del 1932, da Gaetano “Guy” e Settimia Cerimelli. Il padre, Gaetano “Guy” Villa, era nato a Popoli, in “vico delle Grazie”, in provincia di Pescara, il 2 ottobre del 1889, da Angelo Sante Villa (quarantenne “contadino” – figlio di Felice e Maria Concetta Santoro) e da Filomena Pastorella (trentatreenne “contadina” – figlia di Giuseppe e Angiola Maria Marrama). Il suo atto di nascita fu certificato in comune dinanzi all’allora sindaco Cavalier Ercole Pezzi.
I suoi genitori si erano sposati a Popoli il 23 dicembre del 1872. A diciotto anni, nel 1907, decise di tentare il “sogno americano”. Gaetano “Guy” giunse in New Jersey dove, nel 1916, sposò Settimia Cerimelli che gli diede oltre a Harvey C. altri cinque figli: Guido (morto a 85 anni il 6 gennaio 2006), Dante (1918-2006), Seth (1923-2007), Eddie e Estelle (1926-2006). Gaetano al suo arrivo trovò lavoro in una impresa di costruzioni. Dopo qualche anno decise di mettersi in proprio fondando una propria ditta di costruzioni con sede a Westfield in New Jersey. Successivamente, coinvolgendo i figli, fondò la “Guy Villa & Son. Inc.”.
L’azienda divenne una delle maggiori imprese di costruzioni dell’intero New Jersey. Harvey C., l’ultimo dei figli di “Guy”, dopo la morte del padre (avvenuta il 22 dicembre del 1956) insieme ai fratelli continuò nell’attività familiare. Harvey si laureò all’Università di Miami nel 1956 con una laurea in Ingegneria Civile. Pur continuando a lavorare per l’azienda di famiglia, “Guy Villa and Sons”, divenne socio di “Inman Racquet Club” e “Inman Golf Range di Edison” in New Jersey.
Poi l’arrivo in Florida nel 1977. Lavorò per la città di Pompano Beach come ispettore di ingegneria per 13 anni e fu autorevole componente “First Baptist Church” di Pompano, della “Pompano Beach Historical Society” e della “Hillsboro Lighthouse Preservation Society”. Harvey C. sposò Alyce che gli diede tre figli – Harvey Jr., Melanie e Nancy. Harvey C. Villa è morto in Florida il 13 ottobre 2017.
A cura di Geremia Mancini – presidente onorario “Ambasciatori della fame”