VERONA – Davanti ad una cornice di pubblico da serie superiore (circa 19000 sugli spalti, quasi 3000 da Pescara) termina a reti bianche il confronto tra le principali candidate alla promozione diretta in serie B. Gara equilibrata dove è uscita fuori la migliore organizzazione tattica e condizione fisica degli uomini di Di Francesco. Ma in una sfida così importante sono tanti i fattori che hanno influenzato la gara, non ultimo l’episodio (all’87esimo) che ha fatto molto discutere della rete prima convalidata poi annullata al Pescara.
Sarebbe stato un castigo troppo grande per un Verona in caduta libera (appena 6 punti nelle ultime 6 gare), questa giornata raggiunto dal Portogruaro corsaro a Taranto, con una vittoria in rimonta. A conti fatti sono i biancoazzurri a recriminare maggiormente con gli scaligeri che hanno confezionato appena due/tre palle gol, più frutto di grandi individualità che di azioni corali.
SPRINT BIANCOAZZURRO, VERONA CON IL FRENO A MANO – Rispetto alla vittoriosa gara con il Cosenza in difesa rientra Zanon per Medda, ancora assente capitan Olivi, ben sostituito dall’attento Sembroni, mentre a centrocampo assente Tognozzi per squalifica e Dettori tornato centrale con Soddimo e Bonanni esterni. In avanti confermati Ganci e Sansovini. Prima mezz’ora di gioco di stampo biancoazzurro con gli 11 di Di Francesco che si presentano nel migliore dei modi al Bentegodi.
Già al 9′ infatti sono molto pericolosi con Sansovini, che ricevuto il suggerimento di Dettori, calcia da buona posizione in diagonale alla destra di Rafael che devia in corner, compiendo un ottimo intervento. Da registrare un interessante spunto sulla fascia con Soddimo e Zanon che guadagnano un corner (al 6’pt) mentre al 13′ Coletti recupera un buon pallone a centrocampo lanciando Ganci che viene fermato irregolarmente. Lenta la ripresa del Verona che però con il passare dei minuti riesce ad organizzarsi ed alzare il baricentro prendendo via via il pallino del gioco.
DI GENNARO SPAVENTA, PINNA PROVVIDENZIALE – Al 39′ l’azione più pericolosa per gli scaligeri: Di Gennaro che 2 minuti prima aveva creato qualche problema alla difesa biancoazzurra con un passaggio rasoterra nell’area piccola non raccolto da nessun compagno, si ripete con un guizzo su verticalizzazione di Colombo (abile a recuperare palla in scivolata su Mengoni) che lo porta a tu per tu con Pinna, lesto ad anticiparlo in scivolata, proprio all’ingresso dell’area di rigore. Al 42′ punizione per il Verona: calcia Esposito nell’area piccola dove in posizione angolata è Cangi a trovare lo spazio giusto per calciare in diagonale, attento Pinna a deviare di piedi in corner.
FARIAS-SELVA CAMBIA POCO, PESCARA RECRIMINA NEL FINALE – Poco Verona anche nella ripresa almeno dal punto di vista delle occasioni create. La doppia sostituzione di Selva per Colombo e Farias per Berrettoni non ha offerto gli effetti desiderati se si esclude l’occasione del 28′ dove lo scambio tra i due neo entrati porta la punta gialloblù davanti a Pinna bravo in uscita e successivamente una conclusione rasoterra debole si spegne tra le braccia dell’estremo difensore del Pescara. Le azioni più pericolose sono degli abruzzesi che al 13′ su corner di Bonanni hanno una palla buona con Soddimo che da posizione angolata in area piccola calcia di esterno a lato. Quindi alcuni incursioni di Soddimo e Gessa producono apprensione nella retroguardia di casa fino all’episodio chiave del 43′ quando Zizzari riesce a colpire a rete il corner di Dettori. Resta più di un dubbio sull’episodio perchè l’attaccante biancoazzurro sembrava in anticipo sul marcatore (quindi poteva semmai esserci il calcio di rigore) ed in precario equilibrio riusciva a deviare la palla in rete. Lo stesso arbitro in un primo momento ha assegnato la rete quindi, su segnalazione del guardalinee, è tornato sui suoi passi considerando falloso l’intervento di Zizzari. Di fatto poteva essere un gol molto pesante per il proseguo della stagione in quanto avrebbe permesso ai biancoazzurri di salire al primo posto superando sia il Verona che il Portogruaro.
I CONTI SI FANNO ALLA FINE … – Quattro giornate al termine del campionato e situazione molto incerta in vetta alla classifica. Verona, Portogruaro, Pescara e Reggiana sono le maggiori indiziate a giocarsi la promozione diretta. Guardando il calendario due scontri diretti diranno molto sul finale di stagione. Partendo da Pescara-Reggiana della prossima giornata e concludendo con Verona-Portogruaro nel 34esimo turno gare insidiose in arrivo per tutte le prime della classe.
Giornata | VERONA 51 |
PORTOGRUARO 51 |
PESCARA 49 |
REGGIANA 45 |
31^ | SPAL | Foggia | Reggiana | PESCARA |
32^ | Taranto | POTENZA | FOGGIA | Spal |
33^ | RIMINI | Cosenza | Potenza | PESCINA VdG |
34^ | Portogruaro | VERONA | REAL MARCIANISE | Ternana |
In maiuscolo le gare da affrontare in trasferta |
Già dal prossimo turno Verona e Portograro avranno davanti due avversari che se da un lato hanno poco da chiedere alla classifica, attraversano un buon momento di forma. Nella 32esima è il Verona a poter approfittare di un Taranto “allo sbando” per guadagnare su Portoguaro e Pescara impegnati in insidiose trasferte a Potenza (in piena corsa salvezza) e Foggia (resta un campo caldo). Situazione ribaltata alla 33esima con la trasferta di Rimini per il Verona e di Avezzano (contro la Valle del Giovenco) per la Reggiana mentre sfide casalinghe per Portogruaro e Pescara con Cosenza (che avrà poco da dire se fuori dai giochi) e Potenza (forse già salvo). Quindi il finale triller con lo scontro Verona-Portogruaro e la non agevole trasferta del Pescara con il Real Marcianise (però salvo). Anche la Reggiana non dovrà prendere sotto gamba una Ternana che sarà ancora in piena lotta playoff.
Qualche conto doveroso a 360 minuti dalla fine del campionato ma di certo la previsione più corretta appare quella di un sostanziale equilibrio fino all’ultima gara dove potrebbero spuntarla proprio i biancoazzurri se riusciranno a far bottino pieno nelle precedenti 3 partite, magari approfittando di un pari tra Verona e Portogruaro.
TABELLINO:
VERONA (4-3-1-2): Rafael 6.5; Cangi 7, Ceccarelli 6.5, Comazzi 6, Pugliese 6; Garzon 6, Esposito 6, Pensalfini 6.5; Berrettoni 6 (26′ st Farias 6); Colombo 5.5 (9′ st Selva 6.5), Di Gennaro 6.5 (41′ st Ciotola ng). A disp. Ingrassia, Anselmi, Campagna, Russo. All. Remondina
PESCARA (4-4-2): Pinna 7; Zanon 6.5, Mengoni 6, Sembroni 6.5, Petterini 6; Soddimo 6.5 (38′ st Zappacosta ng), Coletti 6, Dettori 6.5, Bonanni 6.5 (30′ st Gessa ng); Sansovini 6.5 (23′ st Zizzari 6.5), Ganci 6. A disp. Bartoletti, Medda, Romito, Vitale. All. Di Francesco
Ammoniti: Comazzi, Berrettoni, Petterini
Arbitro: Palazzino di Ciampino; assistenti Ranghetti e Paganessi
Note: clima ‘caldo’ allo stadio Bentegodi dove sono presenti 2.630 tifosi biancazzurri in curva ospiti e oltre 300 in tribuna. Presenti 18.337 spettatori