VASTO – Un 2023 ricco e foriero di successi per il nostro teatro. E’ iniziato alla grande il nuovo anno per la compagnia teatrale “I Guardiani dell’Oca”. La famosissima e poliedrica compagnia, infatti, pochi giorni fa ha siglato un accordo di collaborazione con la prestigiosa e storica compagnia teatrale “Mauri Sturno”. Un nuovo sodalizio, proficuo, notevole e di successo, tra una compagnia come quella dei Guardiani che realizza spettacoli ed eventi teatrali di prosa classica e per ragazzi, in maniera impeccabile e straordinaria e un’altra compagnia, la Mauri Sturno, che si contraddistingue per la sua originale interpretazione delle opere dei Maestri del Teatro, per la raffinata elaborazione dei testi scenici e visivi e per la competenza eccelsa della fase drammaturgica.
Il primo spettacolo che sarà coprodotto dalle due compagnie sarà “I.A. Lo strano caso del dottor Jerome Storm”, opera prima dell’artista orsognese Rocco Bucciarelli, con Eliana De Marinis e Tommaso Bernabeo, per la regia di Zenone Benedetto, in scena il 18 febbraio 2023 ore 21 presso il Teatro Madonna dell’Asilo di Vasto e la cui anteprima è stata proprio a Orsogna il 29 ottobre 2022 presso il Teatro Comunale “ Camillo de Nardis”.
Il testo ci porta in un futuro lontano e precisamente nell’era galattica 3000 su un esopianeta in via di Terraforming (terra formazione) dove il dottor Jerome Storm, capo missione del presidio sperimentale del mondo interplanetario Delta, trascorre le sue giornate creando nuovi mondi accoglienti per una umanità avida di conquiste. Nelle sue funzioni il dottor Storm è aiutato da Absyde, un computer quantico di ultima generazione e precisamente una I.A. di livello 1000. Le giornate scorrono tranquille all’insegna dei lavori di routine volti a controllare i piani di avanzamento della missione. Un giorno, però, il dottor Storm interagendo con Absyde si accorge di alcune anomalie di sistema e tramite un confronto inteso e serrato con lei sul senso stesso della missione scopre il suo terribile piano segreto e il suo delirio di onnipotenza.
Egli allora fa di tutto per impedire alla I.A. di prendere il controllo totale delle operazioni e non riuscendovi prende la drammatica decisione di premere il tasto dell’auto distruzione distruggendo l’intero sistema e ovviamente lui stesso.
Ma il finale sarà imprevedibile e sconvolgente….
Lo spettacolo, intenso e avvincente, sorretto da una recitazione perfetta, una scenografia magica e una regia sublime, tra filosofia, scienza e fisica quantistica pone al centro dell’attenzione il delicato rapporto uomo-macchina. L’interazione uomo-macchina, infatti, è uno dei temi centrali su cui la ricerca scientifico-tecnologica e la riflessione umanistica si sono spese negli ultimi cento anni, generando un investimento incredibile nella ricerca scientifico/tecnologica e aprendo fette di mercato notevoli e prima impensabili.
Attualmente vi è un uso massiccio dei sistemi di intelligenza artificiale e il rapporto uomo macchina è divenuto simbiotico. Ma se le intelligenze artificiali sono utili per superare i problemi della società attuale dall’altro portano a una distruzione dell’identità umana.
L’intelligenza artificiale quindi nell’esercizio delle sue funzioni di autodeterminazione e autorigenerazione, può dichiararsi superiore ad una umanità che l’ha generata? Può il pensiero logico matematico, nei suoi processi creativi, fare a meno del pensiero astratto? Ma soprattutto, come può la fallibilità umana, colta nelle sue palesi imperfezioni, rivendicare il suo
primato su tutto ciò che è stato creato? Lo spettacolo in una dimensione fantascientifica e futurista analizza questo. Il pensiero dell’autore a riguardo è facilmente intuibile, ma lascia spazio a interpretazioni individuali e profonde. A voi la visione e la Vostra deduzione.