Del Vecchio,D’Angelo e Corneli liquidano così il progetto del Comune: richiude la rampa dell’asse attrezzato e apre il dormitorio di Piazza Italia
PESCARA – I Consiglieri PD della Comm. Urbanistica Enzo Del Vecchio,Camillo D’Angelo e Florio Corneli in un comunicato criticano le scelte sulla viabilità intorno a piazza Italia dell’Amministrazione comunale di Pescara legate al progetto di riqualificazione della stessa.Si legge nella nota dei consiglieri:
Pescara, il cartellone che dovrebbe indicare il livello di inquinamento da traffico è ancora spento ma i dati continuano ad essere di profondo rosso e tali da elevare la Città ai primi posti della classifica, non solo nazionale, delle città più inquinate.
Una situazione drammatica che richiederebbe interventi radicali soprattutto in tema di viabilità come, peraltro, avviene in tutta Europa dove la parola d’ordine è: “Move”. Muoversi veloci con una viabilità che velocizzi lo scorrimento veicolare e che limiti al massimo gli ingorghi laddove risulta non attuabile il completo divieto al traffico dei mezzi privati con l’implementazione del trasporto pubblico.
A Pescara, invece, accade tutto il contrario.
Nonostante la linearità del sistema viario l’attuale amministrazione ha sceltola strada di una viabilità “rompicapo”.
I continui stop and go del quadrilatero centrale, superati dagli automobilisti solo grazie alla dotazione di navigatori satellitari, diventano una sciocchezza di fronte alla nuova viabilità che si vuole realizzare intorno a Piazza Italia.
Il progetto definitivo, approvato dalla Giunta comunale il 14.12.2012 con la deliberazione n. 940 per un costo complessivo di 800.000 euro, non lascia dubbi sulla superficiale approssimazione e confusione di idee che l’amministrazione Mascia ha riservato al tema della mobilità.
Il Sindaco ha dichiarato in questi giorni di essersi tolto un peso dallo stomaco riaprendo la rampa dell’asse attrezzato ma, sicuramente, non ha valutato il peso che pone sui cittadini pescaresi chiamati, adesso, a districarsi dal traffico impazzito, proprio di quella rampa, che viene dirottato dietro il Palazzo della Provincia e poi su Via del Concilio, poi su Via Venezia e, dulcis in fundo, sulle aree di Risulta.
Si, d’accordo, e come ha valutato anche la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici per l’Abruzzo, Piazza Italia verrà rivalutata sotto l’aspetto ambientale con l’apposizione di nuove alberature e nuove fontane ma quale vita sociale collettiva si approprierà di quello spazio quando già oggi nelle ore serali diventa un deserto.
La sensazione è che allo scadere del tempo dato a questa amministrazione ci si stia preoccupando di aprire cantieri senza una logica di funzionalità e di visione strategica generale degli interessi della collettività ma più con l’umore della pancia (Mascia direbbe stomaco) insoddisfatta dei cittadini. E così abbiamo: forse un terzo di pedonalizzazione di Corso Vittorio, mezza riqualificazione delle riviere, mezza Città della Musica, mezza Casa di Riposo, mezzo edificio ex ONMI, e una proposta allucinante che vorrebbe ben 28.000 metri quadrati dell’area di risulta utilizzati in viabilità contro gli appena 46.000 dedicati al verde.
Quale idea di Città abbia questa amministrazione, dopo quattro anni di governo, non è dato sapere ma una cosa agli occhi dei cittadini è lampante: LA CONFUSIONE REGNA SOVRANA.