Il territorio della nostra Regione (Abruzzo), assume delle caratteristiche geomorfologiche tali da determinare frequenti potenziali pericoli per le persone, per le abitazioni e per le principali infrastrutture indotti da eventi ambientali
Se a tale conformazione si associa un andamento climatico caratterizzato da mutevoli condizioni con alternanza di periodi di siccità a cui seguono periodi di copiose e intense precipitazioni a carattere nivo – pluviale ne consegue che spesso accadono eventi quali:
Frane, valanghe, alluvioni e terremoti che costituiscono alcune tra le principali calamità naturali, vale a dire quei pericoli presenti nel territorio che nascono da processi naturali. In realtà molti dei fenomeni che definiamo “calamità” sono dei normali fenomeni della natura e fanno parte delle trasformazioni e della vita stessa del nostro pianeta.
L’uomo ha sempre cercato di controllare gli effetti distruttivi che le forze della natura possono provocare, ma non sempre è stato possibile. Certo molte scienze attivate in questa direzione hanno aiutato a prevenire esiti disastrosi, come la meteorologia o la sismologia (lo studio dei terremoti), ma l’uomo non può arrivare ad un controllo totale della natura.
Per questo la difesa migliore rimane ancora la conoscenza di questi fenomeni finalizzata all’acquisizione di idonei comportamenti che ci aiutino nelle diverse situazioni. In particolare le alluvioni hanno da sempre rappresentato un evento naturale che spesso si presenta nella nostra Regione.
Un’alluvione avviene quando una zona, che normalmente è asciutta, è allagata dalle acque che traboccano dalle rive o dagli argini di un fiume in piena a seguito di piogge prolungate e di forte intensità.
Un’alluvione non è quasi mai un fenomeno che si sviluppa con una rapidità tale da impedire di mettere in salvo persone e cose.
Per affrontare una tale situazione possono essere utili i seguenti consigli:
1. Nei locali minacciati dall’acqua si dovrà staccare la corrente elettrica, ma non bisogna eseguire tale operazione se il luogo in cui si trova l’interruttore generale è già inondato.
2. Dopo l’inondazione non rimettere subito in funzione apparecchi elettrici che siano stati bagnati dall’acqua.
3. Se abitate in una casa a più piani e l’acqua impedisce di uscire perché il livello è ormai molto alto, rifugiatevi ai piani più alti o, eventualmente, sul tetto.
4. Mettete in un luogo sicuro le sostanze che potrebbero essere fonte di inquinamento come insetticidi, pesticidi, medicinali, ecc.
5. Se l’acqua potabile presenta odore, colore o gusto che inducono a credere che sia contaminata, prima di berla bisogna sterilizzarla facendola bollire o utilizzando sistemi appropriati (ad esempio mettere uno o due cucchiai di cloruro di calcio per ogni litro d’acqua e lasciarla riposare per almeno trenta minuti prima di utilizzarla nella cottura dei cibi o per bere).
Il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco attraverso il sito ufficiale www.vigilfuoco.it ha pubblicato, nella sezione “pericoli naturali”, una serie di interessanti vademecum su come ci si deve comportare in caso di emergenze ambientali di questo tipo in modo da evitare, il più possibile, i rischi associati a tali eventi.
A cura di Ing. Luca Verna – Vicecomandante dei Vigili del Fuoco di Pescara
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