L'Aquila

I Solisti Aquilani al Parlamento Europeo per il decennale del terremoto

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Il primo aprile saranno all’Auditorium “Yehudi Menuhin” di Bruxelles anche per lanciare un allarme sull’ambiente

L’AQUILA – A quasi dieci anni dal terremoto che piegò l’Aquila nella notte del 6 aprile 2009, I Solisti Aquilani terranno il primo Aprile, alle ore 18.30, un concerto presso l’Auditorium “Yehudi Menuhin” nel Parlamento Europeo a Bruxelles, per ricordare la tragedia che ha segnato la storia della città. Ma anche per lanciare un allarme. L’ensemble eseguirà, infatti, una versione “rivisitata” in chiave ambientalista de “Le Quattro Stagioni” di Vivaldi, che verrà riproposta venerdì 5 aprile presso la “Sala della Regina” di Palazzo Montecitorio a Roma.

Il concerto offre al pubblico innumerevoli spunti di riflessione, grazie all’elaborazione di un “chiaro-scuro sonoro” nell’esecuzione: da un lato la Natura per com’era, quella descritta da Vivaldi, vitale e incontaminata, dall’altro la Natura violata come quella che abbiamo troppo spesso di fronte ai nostri occhi e del cui degrado è responsabile l’uomo. Attenzione, ci dicono attraverso la musica I Solisti Aquilani, è il cambiamento che stiamo vivendo senza che ce ne accorgiamo e preoccupiamo in modo adeguato.

Proprio a seguito del sisma che colpì l’Abruzzo, proprio in quella terra, è nata l’idea di Daniele Orlando e dei Solisti di far dialogare l’opera vivaldiana con la contemporaneità. Per riflettere e far riflettere sul rapporto uomo ambiente, offrendo una chiave interpretativa delle Stagioni che andasse oltre l’esecuzione tradizionale. Perché se Vivaldi descrive con la sua musica una natura incontaminata, ben diversa è l’amara visione di come la Natura sia stata ridotta da un intervento dell’uomo spesso troppo invasivo. La musica, unica e coinvolgente, è anticipata dalla proiezione di “Una Nuova Stagione”,cortometraggio sperimentale girato nella terra abruzzese. Ideato e diretto da Daniele Orlando con la collaborazione di Serena Raschellà e la partecipazione dei Solisti. Scorrono immagini di un mare cristallino, di prati verdi splendenti. Quel mare cristallino diventa poi, con il fluire delle immagini, grigio, sporco, pieno di detriti; l’erba splendente diventa terra esiccata, arida.

Si tratta del primo esperimento musicale e cinematografico sul rapporto tra la natura incontaminata di Vivaldi, e la malinconica percezione della natura deturpata e violata del nostro tempo, come sottolinea Maurizio Cocciolito, direttore artistico dei Solisti Aquilani.

“In un momento di massima attenzione alle risorse del pianeta e di grande preoccupazione per la sua salvaguardia e tutela – afferma – la musica, in queste “Stagioni”, vuole essere esattamente questo: veicolo di trasmissione di un bisogno non più trascurabile. E devo ringraziare tutto il Complesso per questa operazione, ma soprattutto il nostro primo violino e solista Daniele Orlando, fautore e interprete di questo straordinario progetto in ogni suo molteplice riferimento”.

Al concerto saranno presenti David Sassoli, vicepresidente del Parlamento Europeo, Paolo Grossi, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a Bruxelles e i parlamentari Flavio Zanonato, Silvia Costa, Massimo Paolucci.

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